Ferriera Trieste, Prodani: «Tante le questioni ancora aperte e zero risposte dal governo Letta che sta sottostimando le criticità esistenti»
«L’esecutivo Letta deve adottare tutti i provvedimenti necessari, di concerto con il commissario straordinario nominato dal governo, per favorire una soluzione rapida delle emergenze ambientali, sanitarie e occupazionali legati allo stabilimento della Ferriera di Servola». La richiesta è contenuta in una interrogazione del deputato del MoVimento 5 Stelle Aris Prodani, rivolta al ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e a quello per lo Sviluppo economico.
«La Ferriera è al centro di un’emergenza ambientale e industriale, visto che è parte integrante del Sito di Interesse Nazionale (Sin) di Trieste, per il quale il 25 maggio 2012 è stato sottoscritto l’Accordo di Programma per gli “Interventi di riqualificazione ambientale funzionali alla reindustrializzazione e infrastrutturazione”, e, in qualità di area industriale di crisi complessa, è anche oggetto di una trattativa di vendita – ricorda Prodani che sulla complessa situazione dell’impianto del Gruppo Lucchini ha presentato numerose interrogazioni che affrontano le varie questioni in sospeso e a cui i rappresentanti dell’esecutivo non hanno ancora fornito alcuna risposta.
«Questa circostanza – precisa il portavoce M5S – sembra denotare un atteggiamento di sufficienza da parte del governo e una sottostima delle criticità esistenti».
«Il decreto legge “Destinazione Italia” (n. 145/2013), in corso di esame in Parlamento per la sua conversione in legge, nomina il presidente della Regione Serracchiani commissario straordinario per l’attuazione dell’accordo quadro non ancora sottoscritto e per la realizzazione degli interventi a seguito del riconoscimento dell’area industriale di Trieste quale “area di crisi industriale complessa” – afferma il segretario della Commissione Attività produttive della Camera -. Questa nomina si aggiunge a una serie di decisioni e atti normativi che, invece di semplificare procedure e contenuti, sembrano rendere ancora più confusionaria la gestione delle distinte emergenze che coinvolgono la Ferriera sovrapponendosi, incrociandosi e legandosi tra loro indissolubilmente».
«Non è accettabile conclude – che nel silenzio delle istituzioni solo l’inchiesta giornalistica del Fatto Quotidiano (che ha pubblicato un articolo sul rinvio a giudizio, per violazioni ambientali, del direttore della Ferriera di Trieste Giuseppe Bonacina e di Piero Nardi, commissario straordinario della Lucchini spa attuale proprietaria dell’impianto) determini accertamenti da parte della magistratura e l’avvio di controlli sul regolare funzionamento di un impianto per il quale è in corso la procedura di approvazione di una nuova AIA regionale in sostituzione di quella ormai scaduta del 2008».