Londra: dal 17 aprile al 22 settembre, alla Tate Modern arriva Henri Matisse
Londra, Henri Matisse: The Cut-Outs 17 aprile – 7 settembre 2014 al Tate Modern –
Aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 e fino alle 22:00 il venerdì e il sabato
La grande mostra della Tate Modern, “Henri Matisse: The Cut-Outs” è l’esposizione più completa dedicata fino ad oggi ai collage di carta creati dall’artista tra il 1943 e il 1954. Raccoglie circa 120 opere, di cui molte esposte insieme per la prima volta, in una stupefacente rivalutazione degli ultimi lavori di Matisse, contraddistinti dal colore e dalla tecnica innovativa. La mostra
verrà inaugurata il 17 aprile 2014 alla Tate Modern.
Henri Émile Benoît Matisse (1869 – 1954) è una delle figure principali dell’arte moderna e uno dei maggiori coloristi di tutti i tempi. Illustratore, incisore, scultore e pittore, i suoi impareggiabili collage sono annoverati tra le opere
tarde più rilevanti della storia dell’arte. Durante la sua lunga carriera, durata più di mezzo secolo, Matisse ha prodotto un vasto corpus artistico, di cui i collage sono la brillante conclusione.
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I primi collage di Matisse risalgono al 1943 -1947 e sono riuniti nella raccolta “Jazz” (1947, Pompidou, Parigi), un libro di 20 tavole. Le copie, pubblicate dall’editore Tériade e comprendenti un testo manoscritto di Matisse, saranno esposte accanto ai ritagli di carta originali. Per la prima volta i papiers découpés di Jazz saranno mostrati fuori dalla Francia insieme al libro.
Tra gli altri collage famosi inclusi nella mostra citiamo La lumaca (1953, Tate Gallery, Londra) e la sua opera gemella Ricordo dell’Oceania (1953, MoMA, New York), nonché la Grande composizione con maschere (1953, National Gallery of Art, Washington). Una fotografia dell’atelier di Matisse rivela che queste opere erano state ideate come un insieme unico: per la prima volta, i tre grandi collage saranno riuniti, proprio come lo erano stati nello studio di Matisse.
Sarà anche l’occasione di vedere il maggior numero di Nudi Blu di Matisse mai esposti insieme, tra cui il più rappresentativo, Nudo Blu I (1952, fondazione Beyeler, Basilea), a illustrare il rinnovato interesse di Matisse per la figura umana.
Quando la malattia gli impedì di dipingere, Matisse cominciò a ritagliare con le forbici la carta dipinta per creare i modelli delle commesse che riceveva:
libri, vetrate, tappezzerie, ceramiche… Nei collage, i contorni assumono una dimensione scultorea e i fogli dipinti sono permeati dalla luce delle vetrate colorate. Usando il colore, Matisse evocava la superficie cangiante
dell’acqua e la vegetazione lussureggiante. Il risultato rifletteva una rinnovata passione per la forma e il colore, frutto di un’inventività nuova che diede vita a veri e propri capolavori.
La mostra riconsidera i collage dal punto di vista del metodo e dei materiali usati da Matisse e ne coglie la duplice entità, prima contingente e mutevole nella fase di creazione in atelier, indi permanente nelle opere montate e
incorniciate. La disposizione delle opere sottolinea la tensione tra finalità e processo, arte e decorazione, contemplazione e utilità, disegno e colore.
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