Chirurgia plastica maschile: il trend denunciato dal chirurgo plastico Camillo D’Antonio
Voglia di bellezza tra i maschietti, che nonostante la crisi economica si presentano sempre più numerosi negli studi di chirurgia plastica e ricostruttiva. L’obiettivo? Riconquistare la bellezza perduta, anche con qualche aiutino del chirurgo. Una tendenza in forte crescita anche nel nostro paese, dove ormai quasi 4 pazienti su 10 sono uomini. Ne parliamo con il Dott. Camillo D’Antonio, specialista di chirurgia plastica e ricostruttiva, che ha denunciato più volte il fenomeno sociale e con il quale analizzeremo gli interventi più richiesti e quelli più di tendenza.
Dott. Camillo D’Antonio, perché gli uomini si rivolgono al chirurgo plastico?
Ogni paziente ha una sua storia personale e i suoi personalissimi motivi per rivolgersi a noi. In genere si cerca o di correggere un difetto fisico congenito, o di andare a ripristinare situazioni di funzionalità ottimale, funzionalità persa a causa dell’invecchiamento e del parziale decadimento dei tessuti del corpo. Non la chiamerei vanità, così come mi sembra inopportuno chiamarla vanità nel caso della chirurgia plastica che ha come pazienti le donne.
Si tratta di interventi che o vanno a risolvere problemi altrimenti non risolvibili, o che restituiscono al paziente la stima per se stessi, ripristinando un equilibro psicofisico che sarebbe altrimenti difficilmente recuperabile.
Ha parlato di interventi necessari. Cosa sono nello specifico?
Parliamo ad esempio della blefaroplastica, che al contrario di quanto si potrebbe ritenere, non è un intervento che viene effettuato solo per motivi estetici. Al contrario, questo tipo di intervento è effettuato nella maggioranza dei casi per ripristinare una funzionalità ottimale, come un deficit di “ visus” (diminuito campo visivo) e ha veramente pochissimo a che vedere con il mondo della vanità. Anche la liposuzione, che potrebbe sembrare l’intervento di vanità per eccellenza, ha in realtà precise ragioni mediche che la sostengono. Il grasso addominale, soprattutto se accumulato in modo localizzato rispetto alle altre parti del corpo, può essere oggigiorno rimosso soltanto tramite la liposuzione, rendendo questo intervento necessario.
Dott. Camillo D’Antonio, il trend come lei ha denunciato anche sulle tv nazionali nel nostro paese sta aumentando. E’ solo voglia di imitare gli americani? Cosa può dirci, lei che gli americani li conosce bene?
Niente affatto, come è stato denunciato più volte non solo da me ma anche da altri illustri colleghi, si tratta di una falsa rappresentazione tematica, soprattutto da quella parte della stampa che desidera giocare molto con la pancia dei sentimenti populisti. L’uomo italiano si è sempre curato, ed è questa l’immagine che proiettiamo anche verso gli americani, che ci ritengono maestri dello stile e della bellezza. E’ purtroppo però solo recentemente che gli italiani hanno cominciato ad esplorare le possibilità, in verità uniche, offerte dalla chirurgia estetica. Il trend sta però cambiando, e anche nel nostro paese, ormai 4 pazienti su 10 sono uomini.
Segno dell’americanizzazione dei costumi?
No. Gli italiani sono e restano tali, hanno sempre amato sentirsi belli.