Salute

Qual è la funzione normale della valvola della vena giugulare?

MenegattiENell’ambito del convegno annuale della Società Internazionale per le Malattie Neurovascolari (ISNVD), svoltosi a San Francisco (California) nei giorni scorsi, la dott.ssa Erica Menegatti del Centro Malattie Vascolari dell’Università di Ferrara ha tenuto una presentazione intitolata “Qual è la funzione normale della valvola della vena giugulare?“.

Secondo la dott.ssa Menegatti il meccanismo di apertura e chiusura della valvola della vena giugulare interna (IJV) in relazione alla postura e alla respirazione finora non è completamente noto. Pertanto, diventa necessaria una accurata caratterizzazione ecografica della funzione fisiologica della valvola della IJV.

Ottantatre (83) volontari sani consecutivi (35 uomini, 48 donne, 25,7 ± 6,7 anni) sono stati sottoposti a valutazione ad alta risoluzione in B- e M-mode a livello della valvola di giunzione delle IJVs, in condizioni respiratorie standardizzate.

L’assenza della valvola è stata trovata nel 34 % a destra e nel 43 % a sinistra. Una valvola monocuspide è stata dimostrata rispettivamente nella IJV di destra e sinistra nel 19% e nel 35%, una bicuspide nel 47 % e nel 22%, una tricuspide nello 0 %. In posizione supina, i lembi erano sempre mobili con apertura sincrona in relazione sia alla contrazione dell’atrio destro o alla respirazione. In posizione eretta è stata registrata una riduzione dell’area di circa il 50%, e la valvola rimane aperta in qualsiasi fase respiratoria.

Al termine dello studio, secondo gli autori, l’assenza della valvola della IJV in un numero rilevante di soggetti sani suggerisce una progressiva perdita di importanza di tale apparato. In fisiologia, i lembi valvolari sono sempre mobili con la forma predominante bicuspide, la monocuspide è possibile, ma la tricuspide non è stata mai vista.

Fonte: http://www.isnvdconference.org/images/ISNVD_Course_Book_2014.pdf

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Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

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