I Sapori e saperi delle Dolomiti si gustano in libreria
Un viaggio del gusto attraverso le montagne più belle per scoprirne i tesori gastronomici.
Le Dolomiti raccontate attraverso i loro sapori e saperi tradizionali.
Un viaggio enogastronomico durato due anni e che è oggi raccolto nel volume DBS Zanetti “Sapori e saperi delle Dolomiti”. Curato da Serena Turrin con il contributo dei cuochi Celestina Benvegnù, Diego Ferigo e Enrico Perin, il volume propone una settantina di ricette in parte inedite realizzate con i prodotti caratteristici della montagna bellunese.
I piatti, tutti corredati da fotografie a colori, sono affiancati da schede tematiche dedicate alle tipicità enogastronomiche. E si passa da prodotti noti al grande pubblico come il fagiolo di Lamon o il pastin a delizie ancora poco conosciute come il mais sponcio, la noce feltrina, l’orzo agordino, il corniolo, lo schiz e molti altri. E’ un vero e proprio trionfo di delizie, ciascuna presentata con le proprie caratteristiche organolettiche, che diventano protagoniste di golose ricette alla portata anche dei cuochi meno esperti. Dagli antipasti ai primi, dai secondi ai dolci per concludere con i vari tipi di pani e i dolci, “Sapori e saperi delle Dolomiti” celebra la ricchezza delle montagne più belle del mondo attraverso il gusto.
“Portare la ruralità in tavola significa ritrovare nel prodotto il sapore delle nostre valli e delle nostre montagne imparando dove cercarlo, in quale stagione, e capendo come offrirlo lasciandone integre le qualità organolettiche” – ha spiegato Antonella Tormen, che con Turrin ha curato la realizzazione del libro- “ Sapienza in cucina è non solo conoscenza di dosi e tempi ma soprattutto consapevolezza delle materie prime utilizzate”
“Sapori e saperi – spiega nella prefazione Michele Talo, direttore del Centro Consorzi di Sedico (BL) che ha promosso la pubblicazione – è una raccolta di ricette che utilizzano prodotti locali tradizionali, tipici e certificati del territorio montano proposti in modo volutamente semplice ma innovativo. Penso che in quella stessa semplicità risieda in fondo la sincerità di un sapore, il segreto di un buon ricordo, il piacere di ritrovarlo. Le conoscenze alimentari diventano così patrimonio a nostra disposizione da salvaguardare e che rappresenta l’evoluzione di una conoscenza da utilizzare. Si tratta di lasciarsi coinvolgere, quasi magicamente, da un territorio in cui il gusto è uno degli ingredienti cosicché in un quadro più grande, come i singoli ingredienti di un piatto compongono un sapore omogeneo., essi stessi diventano ingrediente di un “vivere” il territorio che ciba il palato”.
“Sapori e saperi delle Dolomiti” a cura di Serena Turrin, ed. DBS Zanetti, 152 pagine, foto a colori, € 13. Scheda completa del libro: www.dbszanetti.it