Sclerosi Multipla: secondo uno studio l’angioplastica per la CCSVI migliora la qualità di vita dei malati
E’ stato pubblicato sulla rivista scientifica JACC: Cardiovascular Interventions un interessante studio intitolato “Impatto delle procedure endovascolari venose sulla qualità di vita nei pazienti con sclerosi multipla“.
Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Ljubljana (Slovenia), l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) è una nuova sfida delle vie venose extracraniche, che attualmente fornisce una visione ancora controversa sul ruolo vascolare della sclerosi multipla (SM). Lo scopo del loro studio in aperto era di valutare la qualità di vita (QoL) dei pazienti con sclerosi multipla dopo le procedure endovascolari.
Per valutare l’efficacia delle procedure vascolari sulla qualità di vita di pazienti con SM diagnosticati secondo i criteri rivisti di McDonald che soddisfacevano i criteri di ecodoppler per la CCSVI, sono stati utilizzati la scala MSIS-29, la scala di gravità della fatica (FSS), la scala modificata dell’impatto della fatica (IFM) e il questionario auto-somministrato sulla vescica iperattiva vescica (OAB-V8). MSIS-29, FSS, IFM e OAB-V8 sono stati valutati al basale, 3, 6, e 12 mesi dopo l’angioplastica vascolare.
Nello studio sono stati inclusi 72 pazienti consecutivi con SM. I punteggi di FSS (p<0,001) e IFM – punteggio totale, così come i punteggi di tre sotto-scale (fisica, psicosociale e cognitiva) sono notevolmente migliorati dopo le procedure vascolari (p<0,05). La sottoscala fisica correlava con il grado di compromissione piramidale. E’ stato ottenuto un importante miglioramento delle funzioni vescicali utilizzando i questionari OAB-V8 (p<0.01) e QoL valutata dal questionario MSIS-29 (p<0,01).
Al termine dello studio, secondo gli autori, la procedura endovascolare ha dimostrato un effetto positivo sulla qualità di vita dei pazienti con SM. Il miglioramento del drenaggio venoso cerebrale ha significativamente ridotto la percezione della stanchezza, ha aumentato rispettivamente la salute mentale e la stabilità emotiva. In aggiunta, è stato raggiunto un importante miglioramento della funzione vescicale anche in pazienti con SM con decorso progressivo della malattia. Inoltre, è migliorata la funzione sessuale. E’ stato dimostrato il rapporto tra CCSVI ed ipoperfusione. E’ stato discusso il ruolo di un migliore flusso del fluido cerebrospinale dopo la procedure vascolare. Sembra che le procedure endovascolari nei pazienti con SM possano influenzare il quadro clinico dei pazienti con SM. Sono raccomandate ulteriori ricerche anche in altre malattie neurodegenerative.
Fonte: https://interventions.onlinejacc.org/article.aspx?articleID=1831121