Secondo alcuni ricercatori dell’Università di Guelph (Ontario, Canada), nonostante il ferro sia conosciuto per essere essenziale per il normale sviluppo e la salute del sistema nervoso centrale, sono stati trovati depositi di ferro vicino alle lesioni della sclerosi multipla (SM) che sono strettamente associati con la vascolarizzazione cerebrale. Tuttavia, l’origine di questo eccesso di ferro è sconosciuta, e non è chiaro se si tratti di uno degli eventi causali primari nella patogenesi della SM, o semplicemente un’altra conseguenza delle condizioni infiammatorie di lunga durata. Nell’articolo, applicando un approccio di biologia dei sistemi, gli autori propongono un ulteriore modo per comprendere la componente neurodegenerativa della malattia causata da stravaso di emoglobina subclinico cronico, in combinazione con molteplici altri fattori, tra cui, ma non solo, la disfunzione di diversi meccanismi di protezione cellulare contro la reattività extracellulare dell’emoglobina e lo stress ossidativo. Inoltre, tali considerazioni potrebbero anche far luce e spiegare la maggiore suscettibilità dei pazienti con SM ad una vasta gamma di disturbi cardiovascolari.
Fonte: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24504127
COMMENTO della Hubbard Foundation (USA):
Pubblicazioni come questa rappresentano un cambiamento di pensiero nella comunità scientifica dalla teoria “auto-immune” dove le cellule T attaccano la mielina, alla teoria di Zamboni dove il ritardo e il reflusso venoso causano una perdita dei globuli rossi contenenti emoglobina attraverso la barriera emato-encefalica e danneggiano gli oligodendrociti.