Italia

L’ndrangheta dalla Calabria alla conquista del Pianeta

'ndranghetaL’operazione New Bridge ha sgominato un immenso traffico internazionale gestito dal crimine organizzato ed ha quasi con certezza dimostrato che l’ndrangheta è diventato un colosso economico  operante in tutto il Pianeta. Dove c’è crimine c’è ‘ndrangheta, difficile a credere, ma spesso e volentieri è così Secondo quanto ha dichiarato Antonio Nicaso, esperto internazionale d’ndrangheta essa “E’ una organizzazione globalizzata, fatta di famiglie che vivono ai quattro angoli della terra, che gestiscono cocaina e riciclano denaro sporco. Ritenuta ‘credibile’, riesce a relazionarsi con altre organizzazioni e occupa un posto di rilievo nel panorama criminale internazionale”.


L’organizzazione pare abbia nodi ovunque, non solo in Italia essa è ormai una mafia globalizzata, le famiglie si sono stanziate in tutto  il mondo seguendo, forse, le vie dei migranti.

Di ‘ndrangheta si trova traccia in Germania, dove, si ricorda, è avvenuta la strage di Duisburg che ha esportato la Faida di San Luca nella fredda città tedesca, che in Germani via siano esponenti d’ndrangheta non è cosa segreta infatti persino un rapporto dell’intelligence tedesca aveva messo in evidenza come il crimine organizzato made in Calabria avesse persino pensato di investire in e azioni Gazprom. Notevole sarebbe pure il traffico d’armi che oltre ai calabresi ed al crimine tedesco coinvolgerebbe pure la Mala Albanese tanto è che un prestanome  della famiglia Farao-Marincola sostenne finanziariamente Gunther Gettinger, leader della CDU.

Anche in Francia tracce d’ndrine forse dovuta alla vicinanza e la facilità di transito con l’Italia, ma a parlare di ‘ndrangheta in Francia è stato il  Francesco Fonti che aveva rivelato insediamenti ‘ndranghetisti a  “Tolone, a Clermont-Ferrand e a Marsiglia”.

Anche in Svizzera ci sono presenze di ‘ndrangheta, forse arrivata al seguito dei tanti migranti calabresi, non è solo una teoria ma sembra essere una certezza, infatti anche Francesco Forgione, giornalista ed ex deputato ha dichiarato a Le Temps e non solo che” l’‘Ndrangheta si è installata un po’ ovunque nel mondo, seguendo i flussi migratori italiani. I clan calabresi sono arrivati in alcune regioni della Svizzera sin dalla fine degli anni 1950. Ma questa presenza si è fortemente affermata nel corso degli ultimi anni per questa organizzazione criminale, che è diventata estremamente potente e che vede nella Svizzera un terreno privilegiato per il riciclaggio del denaro sporco. Nonostante ciò, a differenza della mafia siciliana o ancora della Camorra napoletana, la ‘Ndrangheta ha dato il via ad un vero e proprio processo di colonizzazione, impiantando delle ‘ndrine (ovvero delle famiglie) sul territorio svizzero, cioè delle vere e proprie teste di ponte dell’organizzazione. “In terra elvetica le ‘dnrine  si occuperebbero non solo di stupefacenti e armi ma avrebbero  creato delle società finanziarie, delle reti commerciali e hanno comprato dei ristoranti.  Sempre Forgione dice che “La presenza della ‘Ndrangheta si fa sentire nei settori immobiliare, turistico, alberghiero. Le famiglie di Rosarno si sono radicate a Lugano. Quelle di Reggio Calabria sono ben installate a Zurigo. È difficile enumerarle, ma non si tratta solo di qualche individuo isolato/qualche caso isolato. Possono soprattutto contare sulla complicità di cittadini elvetici che fungono da intermediari o da prestanome, in particolare nel settore finanziario.”


Tracce d’ndrangheta anche in Spagna, importante crocevia per il narcotraffico ed è qui che infatti vengono arrestati nel 2004 Roberto e Alessandro Pannunzi, padre e figlio.  Non mancano cellule di ‘ndrine in Ungheria, Polonia, Romania e Russia ma anche in Gran Bretagna  e Olanda.

Negli anni 80 invece si scopriva che l’ndrangheta operava in Libano fiorente mercato d’eroina, qui operavano cosche e famiglie attive a San Luca e Natile di Careri, in Turchia invece il mercato della marjuana veniva gestito quasi in collaborazione con la mala locale ed invece dal Marocco notevole era e forse è il traffico di  hashish.

Storie ‘ndrangheta che si intrecciano costantemente con Cosa Nostra, negli anni, negli annali e nelle cronache ma oggi è molto probabile che il potere della mafia calabrese sia diventato quasi superiore a quello della sicilianissima Cosa Nostra.

L’ndrine ci sono pure in Sudafrica, qui già a fine anni 80 si segnalava un locale, tra flussi migratori, guerre, armi e traffico di diamanti non è difficile pensare che il crimine abbia avuto terreno facile, poi i traffici legati ai rifiuti e chissà anche se la morte di  Ilaria Alpi e Miram Hrovatin, la giornalista e l’operatore del Tg3 uccisi in Somalia nel 1993, non siano legati al crimine organizzto, forse i due giornalisti avevano scoperto qualcosa di importante.


In America poi non l’ndrangheta c’è ed arriva sui bastimenti carichi di migranti le tracce si trovano un pò ovunque, ed è storia, storia contemporanea, storia americana o forse meglio dire storia italo americana.   Storie d’ndrangheta e di mala, di crimine e di mafie, storie di Siderno Group.

Il  Sud America poi patria di coca e altri traffici non resta di certo scoperta, così come si trovano tracce di ‘ndrine in Australia ed in tutto il resto del pianeta.

Tag

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy