Sardegna: verso Francesco Pigliaru Governatore
Francesco Pigliaru è eletto il 17 febbraio 2014 Governatore.Un successo inaspettato per il CentroSinistra in Sardegna.
Francesco Pigliaru nasce a Sassari, 13 maggio 1954, una carriera la sua di studi e passione per economia e politica. Giovanissimo diventa docente universitario e ed immediatamente dopo pro-rettore dell’Università degli Studi di Cagliari.
Francesco Pigliaru però è figlio nel noto Antonio Pigliaru, da giovane Francesco studia al Liceo classico Domenico Alberto Azuni di Sassari ed inizia la sua carriera politica militando in Lotta Continua. In perfetto corso di studi di laurea ,nel 1978 in Scienze Politiche all’Università degli Studi di Sassari. Nel 1979 ha ottenuto una specializzazione presso la Scuola Enrico Mattei di Milano, mentre nel 1981 ha conseguito un master “Philosophy in Economics” presso l’Università di Cambridge grazie a una borsa di studio.
Nel 1988-89 inizia la carriera universitaria insegnando in qualità di visiting scholar alla Università di Berkeley, mentre dal 1993 al 1998 ha diretto il CRENoS (Centro ricerche economiche Nord-Sud). È professore ordinario di Economia Politica all’Università degli Studi di Cagliari, di cui è, dal 2009, pro-rettore. È autore di circa trenta pubblicazioni scientifiche. Tra i vari incarichi c’ è stato quello del consiglio di amministrazione del Banco di Sardegna sotto la presidenza di Sebastiano Brusco. Nel 2004, in collaborazione con Renato Soru e altri scrive il programma di Progetto Sardegna e dunque anche alla scrittura del programma della coalizione di centrosinistra “Sardegna Insieme” dopo la vittoria di Soru è stato nominato assessore regionale alla programmazione e al bilancio, incarico da cui si è dimesso nell’ottobre 2006 per alcune divergenze di carattere politico con lo stesso presidente.
Durante il suo mandato, ha contribuito in modo determinante alla creazione del programma di studi denominato Master and Back, volto a finanziare esperienze lavorative in loco di giovani che hanno ottenuto specializzazioni all’estero. È stato inoltre il principale promotore della cosiddetta “Vertenza entrate” della Regione Sardegna col Governo centrale, volta all’ottenimento di una larga parte delle entrate tributarie dovute dallo Stato alla Regione che, dal 1991, non erano mai state corrisposte; attraverso tale operazione è stata accolta una delle istanze di base dell’autonomismo e dell’indipendentismo sardo, che dagli anni ottanta sosteneva la necessità di verificare i flussi fiscali dell’Autonomia regionale.