Sclerosi Multipla: pubblicato il documento di consenso sulle malformazioni venose
E’ stato pubblicato sul sito della prestigiosa rivista scientifica International Angiology dell’Unione Internazionale di Flebologia (IUP) il documento intitolato “Diagnosi e trattamento delle malformazioni venose Documento di Consenso dell’Unione Internazionale di Flebologia (IUP): aggiornamento al 2013“.
Secondo gli autori (tra i quali anche il prof. Paolo Zamboni dell’Università di Ferrara), le malformazioni venose (VM) sono le anomalie vascolari dello sviluppo più comuni (difetti dalla nascita). Questi difetti sono causati dall’arresto dello sviluppo del sistema venoso durante le varie fasi di embriogenesi. Le VM rimangono una sfida diagnostica e terapeutica difficile a causa della vasta gamma di presentazioni cliniche, del decorso clinico imprevedibile, della risposta irregolare al trattamento con alto tasso di recidiva/persistenza, dell’alta morbilità in seguito a trattamento convenzionale non specifico, e della terminologia confusa. Il tavolo di consenso ha esaminato la recente letteratura scientifica fino al 2013 per aggiornare un precedente Consenso IUP (2009) sullo stesso argomento. La classificazione ISSVA con valori speciali per la differenziazione tra le malformazioni vascolari congenite (CVM) e i tumori vascolari è stata rinforzata con una revisione supplementare della classificazione basata sulla sindrome. E’ stata adottata una classificazione di Amburgo “modificata” per sottolineare l’importanza dei sottotipi di VM extratronculare vs. tronculare. Questa incorporava l’origine embrionale, le differenze morfologiche, le caratteristiche uniche, la prognosi e i tassi di recidiva delle VM in base a questa classificazione embrionale. La definizione e la classificazione delle VM sono state rafforzate con l’aggiunta di dati angiografici che determinano le caratteristiche emodinamiche, il modello anatomico delle vene di drenaggio e quindi il rischio di complicazioni a seguito di scleroterapia. Le malformazioni emolinfatiche, una condizione combinata che incorpora LMS e altri CVMs, sono state illustrate in un argomento distinto per differenziarle dalle VM isolate e per correggere la confusione esistente con eponimi come la sindrome di Klippel-Trenaunay. Sono stati aggiornati i concetti contemporanei sulle VM con nuovi dati, tra cui le scoperte genetiche legate all’eziologia delle CVMs e all’insufficienza venosa cronica cerebrospinale. Inoltre, sono state completamente riviste le informazioni di nuova costituzione sulla coagulopatia compreso il ruolo del D-dimero per fornire linee guida sulle indagini e sulla terapia anticoagulante nella gestione delle VM. La sindrome congenita ossea vascolare con conseguente angio-osteo-iper/ipotrofia e vena marginale (laterale) è stata valutata separatamente. Sono stati inclusi dati in background sulle malformazioni artero-venose per differenziare queste anomalie dalla sindrome basata su VM. Per il trattamento, sono state aggiunte una nuova sezione sulla terapia laser e anche una guida pratica per la valutazione del follow-up per rafforzare il principio di gestione dell’approccio multidisciplinare. Tutte le altre modalità terapeutiche sono state completamente aggiornate per adattare un concetto che cambia nel corso degli anni.
Fonte: http://www.minervamedica.it/it/riviste/international-angiology/articolo.php?cod=R34Y9999N00A140001
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