Editoriali

Carnevale: i migliori appuntamenti in Italia

CarnevaleVenezia – È in assoluto il più romantico del mondo, non fosse altro perché si svolge in una delle città più suggestive, tra cortei in barca sui canali e atmosfere di ineguagliabile fascino. Il Carnevale di Venezia vanta origini molto antiche e quest’anno ha come filo conduttore la fantasia ispirata dal rapporto uomo-ambiente, in particolare da quelle creature fantastiche a metà fra uomo e animale che hanno da sempre popolato la letteratura, l’arte e l’immaginario umani. Fra i principali eventi: sabato scorso ha aperto le danze la Festa delle Marie, un suggestivo corteo storico che ricorda l’omaggio, consistente in preziosi gioielli, che al tempo della Serenissima il doge era solito fare a dodici bellissime e umili fanciulle veneziane. Altri momenti centrali del carnevale veneziano sono il Volo dell’Angelo, domenica 23 febbraio, la Sfilata dei Carri a Marghera, sabato 1 marzo, il Volo dell’Aquila e il Volo dell’Asino a Mestre, il 2 marzo. Infine, il 4 marzo, Martedì grasso, lo Svolo del Leon, tributo al Leone alato di San Marco, simbolo della città, e la premiazione della Maria del 2014.


Ivrea – Nella città piemontese il carnevale assume caratteristiche del tutto singolari. Momento centrale dello Storico Carnevale di Ivrea è, infatti, la Battaglia delle arance del martedì grasso, seguita, la sera, dall’Abbruciamento dello Scarlo, un grande falò acceso in piazza durante cui viene incendiato un enorme palo rivestito di erica secca: il fuoco brucia la negatività e rigenera la terra propiziando buoni raccolti. Spettacolare e adrenalinica è la battaglia delle arance del 4 marzo che simboleggia la rivolta vittoriosa del popolo (rappresentato dalle squadre di aranceri a piedi) contro il tiranno (rappresentato dai “lottatori” a bordo dei carri trainati da cavalli), fra i quali si scatena un serrato e coinvolgente duello per le vie della città.

Putignano – Giunto alla 620esima edizione, il Carnevale di Putignano, nel Barese, è dedicato quest’anno a Giuseppe Verdi, le cui opere sono il tema di sette splendidi carri allegorici. Per prepararli hanno lavorato per mesi nella cosiddetta “Fabbrica dei Giganti di Carta”, in un sentitissimo gioco competitivo, i maestri cartapestai che da secoli incarnano l’alta arte della scuola putignanese, rinomata in tutto il mondo. Maschera ufficiale del carnevale è Farinella, ideata negli anni ’50 dal grafico Domenico Castellano. Altro appuntamento pugliese di grande suggestione è il Carnevale di Manfredonia, in provincia di Foggia, giunto alla 61esima edizione, anche se riti che rimandano a quelli carnevaleschi locali si perdono nella notte dei tempi. Gli appuntamenti più importanti si svolgono quest’anno il 2, 4 e 8 marzo, e fra questi spicca sicuramente la Sfilata delle Meraviglie, che coinvolge migliaia di bambini delle scuole elementari e materne. Un’apoteosi di colori, suoni e sapori, con occasioni per degustare anche specialità gastronomiche, quali, per esempio, la farrata, un rustico tondeggiante cotto in forno a legna a base di farro e ripieno di grano macerato, ricotta di pecora e spezie.

Viareggio – Il Carnevale di Viareggio, istituito ufficialmente nel 1873, è fra i più spettacolari del Belpaese, con i suoi giganteschi carri allegorici realizzati da strepitosi maestri costruttori e cartapestai locali (sono coinvolte ben 25 ditte artigiane che impiegano più di mille persone impegnate tutto l’anno nella realizzazione di quelli che sono veri e propri teatri viaggianti, unici al mondo, capaci di compiere movimenti davvero impensabili). Fra i temi di quest’anno, la crisi economica e la voglia di dimenticarla, i desideri e le paure della gente comune, Internet e le insidie della Rete, la magia e i riti voodoo, il mito di Atlantide, la musica, con l’omaggio a due icone come John Lennon e Freddie Mercury, e, ovviamente, la satira politica. Insieme ai cortei, innumerevoli gli eventi di contorno che andranno avanti fino a domenica 9 marzo sotto gli occhi di Burlamacco, la maschera simbolo del carnevale viareggino, creata dal pittore e grafico Uberto Bonetti nel 1930.


Milano – Contrariamente a quanto avviene nel resto d’Italia, dove il martedì grasso segna la fine del carnevale, a Milano i festeggiamenti si chiudono il fine settimana successivo, posticipando di fatto le Ceneri e quindi l’inizio della Quaresima. E questo perché, secondo la tradizione, al tempo di Sant’Ambrogio, si volle in un’occasione aspettare il vescovo di Milano, di ritorno da un pellegrinaggio, per cominciare i riti quaresimali. Protagonista del Carnevale Ambrosiano la maschera di Meneghino. Servo spiritoso e buono che si burla dei difetti dei nobili, accompagnerà anche quest’anno i festeggiamenti carnevaleschi, che raggiungeranno il loro culmine col corteo del pomeriggio di sabato 8 marzo e la successiva festa in Piazza del Duomo. L’occasione può essere buona anche per visitare una delle tantissime mostre in corso in questo periodo in città (www.visitamilano.it) o buttarsi nell’impresa di trovare qualche biglietto per Il trovatore di Verdi, in scena fino al 7 marzo al Teatro alla Scala. Sabato 8 marzo, inoltre, dalle 11 alle 15, passeggiando in piazza Duomo, piazza San Fedele, piazza San Carlo e piazza della Scala, capiterà di imbattersi negli spettacoli degli artisti del Milano Clown Festival.

(Rai news)

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy