Istria slovena, chi erano le Savrinke?
La donna istriana o Šavrinka prende il nome dalla regione (Šavrinia o colli Šavrini) a cui appartenevano. Tra gli istriani è diffuso il detto secondo cui è la donna a tener su tre angoli della casa. Le Šavrinke erano delle donne molto laboriose, costrette dalle crisi economiche e dalla fame, che spesso affliggevano l’Istria, a badare non solo all’educazione dei figli e alle faccende domestiche, ma anche ai lavori agricoli e alla vendita di prodotti casalinghi nella vicina Trieste, dove si recavano a piedi, accompagnate dall’asinello. Tradizionalmente le Šavrinke si suddividevano in vari tipi a seconda del lavoro che svolgevano. Le più conosciute e numerose erano le “jajčarice“, che andavano di casa in casa a raccogliere le uova, che deponevano nei panieri che portavano sul capo o nelle bisacce caricate sull’asinello, per poi andarle a vendere a Capodistria o a Trieste. C’erano poi le “krušarice“, che cuocevano il pane in casa e lo vendevano insieme alla frutta e alla verdura, le “mlekarce“, che portavano il latte, le “perice” che raccoglievano la biancheria in città per portarla a lavare a casa e le “kolačarice“, che vendevano dolciumi alle sagre.