Giù le “armi” dall’Ex-Comando
Riceviamo e pubblichiamo
Dopo la settimana all’insegna della cultura e dell’arte che ha anticipato il Carnevale tempiese, in molti pensavano ad una nuova pagina per il capoluogo dell’Alta Gallura. La dieci giorni Arsdegna, calendario di eventi per le popolazioni colpite dall’alluvione, è stata apprezzata dalla popolazione (circa 4500 presenze) e dagli artisti che hanno dato vita ad una piacevole novità. Concerti, lezioni di danza e musica, laboratori per bambini, mostre ed esposizioni fotografiche, interamente gratuiti, che hanno permesso di raccogliere circa 5000 euro da devolvere in beneficienza.
Piacevole sorpresa è stata l’organizzazione del volontariato e la funzionalità della struttura che si trova in una zona – La Pischinaccia – dalle grandi potenzialità: uno scenario stupendo, strutture sportive contigue, il (potenziale) complesso termale di Rinagghju, un Liceo Artistico a brevissima distanza.
La ristrutturazione, finanziata attraverso fondi europei, ha comportato una spesa complessiva di circa 2,8 milioni: 1,4 per la Ex-Palazzina Comando e altrettanti per il centro fitness collegato. L’investimento complessivo, previsto più di 10 dieci anni fa, ammontava a circa 8 milioni di euro, comprensivi di altre strutture che dovevano costituire un Parco Termale Integrato ma che nel tempo non sono state realizzate ad eccezione delle due citate.
L’impressione è che vi siano le condizioni affinché progressivamente l’area possa diventare un polo culturale e turistico nella città di Tempio Pausania, alla luce della risposta della cittadinanza alla recente manifestazione e per la struttura, progettata in tal senso e polifunzionale. Da una manifestazione di volontariato per raccolta fondi, determinate attività e iniziative possano creare un miglioramento delle nostre comunità se inserite appieno nella programmazione del nostro territorio.
L’amministrazione comunale del sindaco Romeo Frediani intende destinare l’immobile come nuovo posto di comando per i Carabinieri, sulla base della delibera n. 5 del 2012, suffragata successivamente da interviste nelle quali si confermava come il Comune avesse messo a disposizione dell’Arma l’immobile.
Alcuni aspetti meritano una presa di posizione immediata perché più che mai è doveroso porsi delle domande. Ma in fondo, noi, di questo territorio, delle nostre risorse, che vogliamo farne?
Il Fronte Indipendentista Unidu è fortemente contrario all’ulteriore sperpero di risorse sul territorio e ai tentativi di instaurare un’economia dipendente dalla presenza di ff.oo a vario titolo, tasselli dell’occupazione militare dello Stato italiano con tutto ciò che ne consegue da un punto di vista culturale ed economico.
Emerge un’assenza di lungimiranza e, relativamemente al punto in esame, una pessima gestione dei beni pubblici. Attualmente l’immobile è inadeguato al fine di ospitare un comando dei Carabinieri ed è lecito presumere che occorreranno interventi radicali con tempi e risorse di un certo livello. Questa spesa, su questa struttura, vanificherebbe l’effetto positivo dell’investimento precedente e pregiudica qualsiasi tipo di sviluppo economico e culturale dell’area.
Compromettere irrimediabilmente la funzionalità della struttura significa impedire una valorizzazione coerente con le ristrutturazioni avvenute e il progetto integrato originario. Inoltre sull’immobile pendono vincoli paesaggistici, storici e anche legati all’utilizzo dei fondi europei,
Secondo gli artisti coinvolti è alquanto raro usufruire di locali simili in molte altre città sarde e italiane. Al contrario, in città esistono svariate strutture ed è noto come le autorità abbiano sempre rifiutato qualsiasi altra opzione concentrandosi unicamente sulla Ex-Palazzina Comando.
Il Fronte Indipendentista Unidu si schiera con e per la popolazione tempiese che si sta mobilitando affinché a questi intenti non venga dato seguito. Il modello di sviluppo socioeconomico del Fronte implica un appoggio ad una lotta sul territorio di questo tipo e la scelta di esprimere supporto e solidarietà è stata una conseguenza ovvia.
Sabato 21 e domenica 22, dalle 10:00 alle 13:00, verrano raccolte le firme per una petizione a favore del ritiro della delibera in questione.
Fronte Indipendentista Unidu