Italia

Albenga: sequestrati beni immobili e mobili a Michele Cetriolo

Sequestrati  beni  per quattro milioni di euro a Michele Cetriolo, detto “il romano”, 56 anni, residente nella frazione San Fedele di Albenga, in provincia di Savona, già condannato per usura e stupefacenti. Sequestrati numerosi immobili, auto di lusso, fra le quali una Ferrari, conti correnti, partecipazioni societarie ed investimenti mobiliari, intestati anche a “prestanome”, orologi d’oro (Rolex, Cartier, et similia) e preziosi per un valore di centinaia di migliaia di euro. Il valore complessivo dei beni sottoposti a sequestro è stimato in circa 4 milioni di euro.

Personale del centro operativo di Genova e militari della guardia di finanza di Albenga (anche per effetto di un altro procedimento penale aperto sempre nei confronti dell’uomo e relativo al reato di trasferimento fraudolento di valori), stanno eseguendo perquisizioni ad Albenga e Pietra Ligure, nelle abitazioni riconducibili al 56enne.

Il centro operativo di Genova ha raccolto una vasta serie di informazioni sul conto di soggetti ritenuti appartenere alla criminalità organizzata, e in particolare a quelli in possesso di ricchezze accumulate, apparentemente, in maniera ingiustificata. In tale contesto, sulla base delle risultanze raccolte, sia di natura personale che patrimoniale, la Direzione Investigativa Antimafia ha segnalato all’autorità giudiziaria competente quanto emerso a carico di Michele Cetriolo.

“La propensione nell’essere dedito a traffici delittuosi e a vivere col provento di delitti emerge dal suo curriculum criminale, protrattosi con continuità almeno dal 1985, perciò per oltre un trentennio”, sottolinea la Dia. Fra i diversi fatti esaminati, il romano è stato coinvolto, nell’anno 1998, nell’ambito di procedimento penale della Dda di Firenze e inerente l’indagine denominata “sorgente 2”. Le indagini hanno riguardato, in particolare, un’associazione a delinquere di matrice mafiosa, operante prevalentemente in territorio toscano e dedita a diverse attività criminali, fra cui il traffico di sostanze stupefacenti, e della quale facevano parte soggetti appartenenti al sodalizio Romeo-Siviglia, operante nello spezzino.

L’uomo nell’84 è stato condannato per violazione alla legge sugli stupefacenti, e tra l’altro – ricorda la Dia – è balzato agli onori delle cronache, per aver fatto parte di un’organizzazione criminale dedita all’usura, una vicenda che ha visto un macellaio di Borgio Verezzi indotto al suicidio, non senza prima far arrivare alle autorità un manoscritto nel quale riportava: “Questi sono gli usurai che mi hanno rovinato la vita”, segnalando alcuni nominativi tra cui quello di Michele Cetriolo. Per questo il Tribunale di Savona lo ha condannato a sei anni e otto mesi di reclusione.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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