Economia

Oristano, 29 marzo assemblea regionale verdi. Mozione Cabiddu Copparoni

FEDERAZIONE DEI VERDI SARDEGNA Assemblea di Oristano 29 marzo 2014 Mozione 1: L’ambiente vera risorsa della Sardegna Lo scenario ambientale e socio economico della Sardegna richiede l’attuazione di politiche chiare e incisive che possano determinare anche nel breve periodo dei significativi mutamenti. La Sardegna è giunta ad un punto di non ritorno se non si attiveranno tutte le più idonee azioni per contrastare il generale degrado in cui versa il nostro territorio. Per raggiungere questi obiettivi i Verdi, prima hanno scelto di presentarsi alle elezioni regionali con l’Italia dei Valori e dopo di dare vita ad un’aggregazione di alcuni movimenti e di partiti che si sono presentati nelle ultime elezioni regionali, come UPC, Socialisti e La Base. Questi partiti che insieme hanno ottenuto il 5% di voti, hanno contribuito alla vittoria di Francesco Pigliaru, e hanno deciso di dare vita al Gruppo consiliare “Sardegna Vera”. Peraltro si segnala la nostra lista ha espresso il Consigliere regionale Michele Azara di Sassari che rappresenterà in questa legislatura IDV e i Verdi dentro il gruppo “Sardegna Vera”. Nel contempo i Verdi hanno dato vita in ambito nazionale ad una nuova realtà associativa confederata che raccoglie le varie anime dell’ambientalismo nazionale e che ha preso il nome di Green Italia. Su questo doppio binario i Verdi della Sardegna intendono muoversi. Da un lato sostenere l’azione di governo locale volta a favorire l’occupazione, migliorare l’offerta formativa, combattere l’inquinamento, la cementificazione selvaggia, per migliorare la qualità della vita dei residenti in tutte le sue componenti, valorizzare le produzioni tipiche e il turismo sostenibile integrato e dall’altra favorire il dialogo e il confronto fra gli attori nazionali che, a vario titolo, si impegnano per la salvaguardia dell’ambiente e per rendere possibile la coesistenza fra processi produttivi, salute delle persone e salubrità dei luoghi. Il vero cambiamento inizia dalle azioni che, giorno per giorno, riusciamo a porre in essere e non è dato dalle nostre parole o dai buoni propositi di cui spesso siamo stati, nostro malgrado, semplici enunciatori. In questo contesto di generale e fattivo impegno politico i Verdi devono contribuire a favorire il reale cambiamento attraverso la riconversione, il recupero e il ripensamento del concetto di sostenibilità fino ad oggi inteso e praticato e del principio stesso di statualità. E’ necessario pertanto ridefinire i rapporti con lo Stato centrale e ridisegnare gli assetti e i principi della continuità territoriale. Il sistema produttivo isolano è troppo dipendente dagli assetti nazionali ed è fortemente caratterizzato da una polarizzazione industriale che ha causato – e ancora oggi causa – irreversibili danni a tutta la regione. Una polarizzazione la cui entità e dimensione ha raggiunto livelli di allarme. Basti ricordare che oltre 1/6 del nostro territorio è inquinato da sostanze altamente tossiche e nocive per la salute. Non vi deve essere contrapposizione fra lavoro e salute. In altri Paesi del mondo si è dimostrato che questi valori possono e devono convivere. L’ambiente, sia esso naturale che umano, è l’unica vera grande risorsa che la Sardegna possiede. Solo attuando una politica di riconversione etica e ecologica si potrà cambiare l’economia della Sardegna. Solo ridando ai territori la possibilità di scegliere il proprio futuro anche attraverso l’avvio delle bonifiche per recuperare territori, economie, tradizioni e culture si potrà dare una reale opportunità di tangibile benessere e un concreto miglioramento della qualità della vita vissuta e percepita.Il principio della sussidiarietà e della solidarietà devono caratterizzare l’operato della Pubblica Amministrazione e rappresentare uno dei requisiti fondanti del federalismo. Un’amministrazione vicina alle persone e non contrapposta e distinta dai loro reali bisogni. Gli assi della conoscenza, della cultura e dell’autonomia dovranno riportarsi in un definito contesto ambientale…altrimenti diventeranno parole prive di senso…e l’identità del nostro popolo scemerà da un lato verso un inarrestabile processo di omologazione e dall’altro verso la sterile difesa e la folclorica esaltazione di un passato costellato da opportunità sprecate. La collettività della Sardegna deve essere aiutata a ritrovare i sentieri della conoscenza e della consapevolezza che si potranno ottenere solo attraverso una massiccia opera di recupero e di fruizione dei vasti e diversificati giacimenti culturali e ambientali che in tutta la regione sono presenti. Inoltre la nostra Regione dovrà rivendicare una diversa e più incisiva soggettività politica non solo con lo Stato centrale ma anche in campo europeo. Bisogna affrancare la Sardegna dalle tante dipendenze e servitù esistenti, industriali, energetiche, militari, fiscali e economiche, spostando il baricentro decisionale in Sardegna anche riproponendo un nuovo piano di sostenibile rinascita. Questa Giunta regionale se vorrà ben governare dovrà garantire a tutte le sue componenti pari dignità, indipendentemente dal peso elettorale reale o presunto, e ritrovare coesione non tanto sui nomi ma sui reali programmi da portare avanti e quindi sulle cose da fare nel breve, medio e lungo periodo. I Verdi vogliono per davvero contribuire a realizzare un significativo cambiamento della società sarda, cambiamento capace di dare risposte ai reali bisogni della popolazione e colmare dei “Vuoti di Istituzione” e lo scollamento fra rappresentanti e rappresentati del sistema politico e elettorale. Gianna Cabiddu e Roberto Copparoni Per i Verdi della Sardegna Proposta del Direttivo regionale collegata alla Mozione 1): Gianna Cabiddu e Roberto Copparoni: Cooportavoce Vincenzo Di Dino: Tesoriere Gino Melchiorre: Comunicazione Giovanni Battista Careddu: Sviluppo sostenibile Sebastiano Monello: Turismo, Sport e tempo libero Annalisa Pirastu: Cultura e attività culturali Francesco Fiermonte: Welfare, Cooperazione internazionale, Emigrazione Giovanna Liccardi: Scuola, Istruzione e Formazione Delegato al Consiglio federale: Gino Melchiorre, sostituto Francesco Fiermonte/Sebastiano Monello

(nota inviata Copparoni)

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