Sardegna: cresce la Cassa Integrazione in deroga. Dati preoccupanti? Analisi CNA
Cresce la Cassa integrazione in deroga in Sardegna: nel triennio
2011-2013 ha rappresentato quasi il 60% degli interventi complessivi
Sardegna seconda regione italiana dopo l’Umbria: negli ultimi tre anni hanno usufruito della CIG in deroga circa 7.600 dipendenti
Circa il 23% delle ore di CIG in deroga concesse nel 2013 in Sardegna
ha riguardato il settore artigiano: oltre il 2,8% dei dipendenti totali
Nel 2013 l’ammontare di ore di CIG in deroga concesse alle
imprese artigiane sarde è stato di 2,1 milioni (circa 1.200 addetti)
I settori più coinvolti sono stati l’edilizia, la meccanica, la lavorazione
del legno e le lavorazioni lapidee e del vetro
Piras e Porcu (CNA): urgente trovare le coperture necessarie
per garantirne il funzionamento e tutelare i lavoratori nel
breve termine, ma ancor di più rilanciare la domanda con un piano di investimenti pubblici
Nel triennio 2011-2013 la cassa integrazione in deroga ha rappresentato quasi il 60% degli interventi complessivi in Sardegna in termini di ore contro una media nazionale del 30%. Se si misura il monte ore in termini di occupati annui che hanno percepito la Cig la nostra è la seconda regione italiana dietro l’Umbria: negli ultimi tre anni hanno infatti usufruito della CIG in deroga circa 7.600 dipendenti, pari all’1,8% dei dipendenti totali.
A rivelarlo è una ricerca della Cna regionale che rileva come l’andamento della Cig in deroga rifletta il momento di estrema difficoltà attraversato dal settore artigiano in Sardegna che, tra 2013 e 2011, ha perso circa il 15% del valore aggiunto e il 6% delle imprese: nel 2013 ben il 23% delle ore di Cig in deroga concesse in Sardegna ha infatti riguardato il settore artigiano: una quota in netta crescita rispetto al 17% registrato nel 2012. In termini di addetti annui, la cassa integrazione ha impattato nel settore artigiano regionale con una frequenza di oltre il 2,8%.
«La questione del rifinanziamento della cassa integrazione in deroga rappresenta un elemento di estrema delicatezza e criticità in un contesto di persistente crisi economica regionale e nazionale», spiegano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna sarda. «Da un lato, infatti, l’esaurimento del regime ordinario per un numero crescente di imprese ne fa l’ultimo strumento per evitare il licenziamento, dall’altro, poiché rappresenta l’unico elemento di sostegno disponibile per una grande fetta di lavoratori impiegati nelle piccole imprese, nel settore artigiano e nel terziario. Eppure – proseguono i vertici dell’associazione artigiana – nella seconda metà del 2013 ben 11 regioni hanno bloccato le autorizzazioni per carenza di fondi e si stima che per il 2014 sia necessario ancora un miliardo di euro per far fronte alle richieste delle imprese».
In Italia negli ultimi 3 anni sono circa 180 mila gli occupati dipendenti annui che hanno usufruito della Cig in deroga, circa l’1% del totale. Tale percentuale sale in Sardegna dove, come detto, è cresciuto negli ultimi anni l’ammontare delle ore concesse al settore artigiano.
In totale nel 2013 l’ammontare di ore di Cig in deroga concesse alle imprese artigiane sarde è stato di 2,1 milioni (circa 1.200 addetti artigiani dipendenti calcolati a tempo pieno), in calo rispetto all’anno prima, ma ancora ben al di sopra dei livelli del 2011.
Tabella 1 – Ore di cassa integrazione in deroga concesse dalla regione alle imprese artigiane
2011 | 2012 | 2013 | |
Meccaniche | 213.299 | 649.214 | 455.633 |
Lavorazioni lapidee e vetro | 102.070 | 280.231 | 224.200 |
Legno | 206.306 | 313.285 | 185.088 |
Trasporti e comunicazioni | 95.955 | 132.805 | 135.989 |
Carta, stampa ed editoria | 30.422 | 88.804 | 77.855 |
Servizi | 39.648 | 63.835 | 65.816 |
Pelli e calzature, Tessili e confezioni | 15.236 | 121.661 | 63.582 |
Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche | 21.040 | 38.984 | 19.282 |
Artigianato edile | 417.027 | 1.048.139 | 832.542 |
Installazione impianti per l’edilizia | 182.922 | 349.625 | 36.649 |
Alimentari | 38.942 | 85.639 | 38.134 |
Artigianato | 1.362.867 | 3.172.222 | 2.134.770 |
Fonte: Cna Sardegna
Quanto ai settori, quello più coinvolto è l’artigianato edile con oltre 800 mila ore concesse (circa 470 addetti annui). Se però si rapportano le ore di cassa integrazione, misurate in termini di addetti annui, con l’occupazione artigiana dipendente (ad esempio utilizzando gli addetti annui di fonte Inail), il settore più in difficoltà risulta quello della lavorazione del legno con circa l’8,8% di incidenza (tra il 2013 e il 2009 la crisi ha comportato la chiusura di quasi il 20% delle imprese artigiane attive nel settore del legno), seguito da quello delle lavorazioni lapidee e del vetro con l’8,4%.
«In questo contesto di gravità estrema l’incertezza sullo strumento della cassa integrazione in deroga rappresenta un elemento di preoccupazione estrema», commentano Piras e Porcu. «Non dimentichiamo che l’artigianato è una tra le realtà più importanti per l’economia regionale contribuendo al 10-11% del Prodotto interno, impiegando oltre un quinto degli addetti e circa il 30% del totale delle imprese attive. L’attuale percorso di riconfigurazione degli ammortizzatori sociali individuato dalla riforma Fornero e che dovrebbe entrare a regime nel 2016 con l’introduzione dell’Aspi e mini Aspi è di nuovo messo in discussione con la cosiddetta Naspi) siamo molto più preoccupati dal problema delle coperture finanziarie per questa delicata misura: è necessario garantirne il funzionamento nel breve termine per sostenere i lavoratori ed aiutarli ad uscire da questo momento di crisi, ma ancor più importante è avviare con urgenza un piano di investimenti pubblici, vedi edilizia scolastica e opere immediatamente cantierabili, che sostengano la crescita della domanda e il rilancio dell’occupazione».