Editoriali

Il teatro Lo Spazio Vuoto presenta “Tracce” Rassegna Teatro e Musica

10 Bertelà-Panelli 12 aprileSabato 12 Aprile 2014 – ore 21,15 – Lo Spazio Vuoto
Sara Bertelà, Orietta Notari e Nicola Pannelli in
“UNA SPECIE DI ALASKA”
+
Venerdì 11 aprile alle 21.00
la compagnia Teatro Lo Spazio Vuoto con Livia Carli, Paola Carli, Gianni Oliveri e Sergio Raimondo
al Teatro Il Sipario Strappato di Arenzano (Genova)
con ‘Finale di partita’ di Samuel Beckett

Una ragazzina è rimasta come ‘addormentata’ per quasi trent’ anni. Oggi si risveglia. È convinta di andare alla festa del suo compleanno, la mamma le ha preparato un vestito per i suoi quindici anni. Ma non c’è nessuna festa. Non ci sono più né padre né madre. C’è una donna ‘vecchia’ di quarantacinque anni ed è lei stessa. Ad aiutarla nel suo nuovo contatto con il mondo ci sono la sorella prediletta – divenuta ‘vecchia’ a sua volta – e un amico di famiglia, un dottore che ha sperimentato la medicina (la L-Dopa) su di lei… E’ quasi impossibile convincere quella ragazzina di ciò che le è successo. Nel bene e nel male, però, bisogna vivere lo stesso, anche se tutto è privo di senso.

‘Una specie di Alaska’, in scena a Lo Spazio Vuoto, sabato 12 aprile alle 21.15, è una commedia terribile come un incubo, dura come una relazione scientifica e struggente come un mèlo. È ispirata alla raccolta di testimonianze reali che il medico Oliver Sacks raccoglie nella sua memorabile opera “Risvegli’, in cui racconta le esperienze dei suoi pazienti affetti dell’encephalitis letargica, epidemia che dopo il 1916 terrorizzò buona parte del mondo.

Harold Pinter (Premio Nobel per la letteratura 2005), colpito da queste incredibili vicende umane, ci descrive in modo commovente ed estremo il risveglio di una donna dopo ventinove anni di coma letargico e lo smarrimento che deriva da questo lungo periodo di assenza.

A sua volta Valerio Binasco, regista stimatissimo, sedotto dalle opportunità di una storia così unica, mette in scena uno spettacolo nel quale emergono tutte le caratteristiche contraddittorie del Teatro Povero: “minimalismo e assoluto classico, intimità e crudezza” che secondo lui costituiscono le suggestioni del teatro contemporaneo.

Sara Bertelà, grande protagonista del panorama artistico nazionale, ha vinto lo scorso settembre 2013 il premio “Le maschere del teatro italiano” quale miglior attrice protagonista in Exit di Fausto Paravidino. I riconoscimenti sono stati attribuiti al Teatro San Carlo di Napoli e hanno visto emergere undici le categorie che sono state premiate nelle serata. Di grande prestigio i nomi dei finalisti, tra i quali ricordiamo Toni Servillo, Luca Zingaretti, Nicola Piovani, Pippo Delbono, Maurizio Scaparro. Attrice di grande temperamento e sensibilità, diplomatasi alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, Sara Bertelà ha collaborato con i maggiori registi italiani sia in ambito cinematografico, sia in quello teatrale.

di Harold Pinter
Sara Bertelà, Orietta Notari, Nicola Pannelli
Allestimento scenico Nicolas Bovay
Costumi Catia Castellani
Progetto a cura di Valerio Binasco
Produzione Nidodiragno

Costo biglietti: € 16,00 intero – € 13,00 per studenti e over 65 – € 11,00 per gli allievi dei Laboratori de Lo Spazio Vuoto – € 8,00 per i bambini fino a 10 anni
Gli ingressi per tutti gli spettacoli si possono prenotare e acquistare per telefono ai numeri:
0183 960598 – 329 7433720 – 373 7007032 o direttamente presso Lo Spazio Vuoto – Via Bonfante, 37 – Imperia

Venerdì 11 aprile alle 21.00 sarà di nuovo in scena la compagnia Teatro Lo Spazio Vuoto con Livia Carli, Paola Carli, Gianni Oliveri e Sergio Raimondo e il lavoro di Samuel Beckett ‘Finale di partita’ al Teatro Il Sipario Strappato di Arenzano (Genova).
Già selezionato per la VII edizione del Festival Beckett di Buenos Aires del dicembre 2012 ‘Finale di partita’ si riferisce alla parte conclusiva delle partite a scacchi; l’analogia tra il testo e il gioco è espressa dallo stesso Beckett: “Hamm è il re in questa partita a scacchi persa fin dall’inizio. Nel finale fa delle mosse senza senso che soltanto un cattivo giocatore farebbe. Un bravo giocatore avrebbe già rinunciato da tempo. Sta soltanto cercando di rinviare la fine inevitabile”.
Protagonisti dell’atto unico sono Hamm, un anziano signore cieco e incapace di reggersi in piedi, e Clov, che al contrario non può sedersi. Questi è servitore, figlio adottivo o anche altra parte dell’essere, senza di lui, infatti, Hamm non potrebbe più vivere. Accanto a loro Nell e Nagg, genitori di Hamm, relegati in due bidoni della spazzatura; tutti e quattro, chiusi dentro una stanza, sembrano gli unici superstiti di una catastrofe che ha cancellato ogni traccia di vita. Metafora dell’esistenza e dell’inutile lotta dell’ essere umano di porre ordine al caos.
Lo spettacolo, messo in scena nella stagione 2011, è stato rappresentato in questi anni con grande successo di critica e pubblico in molti prestigiosi teatri nazionali, e con questa tappa di Arenzano continua la sua felice tournée in giro per l’Italia.


Tag

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy