Italia

LAV No al consumo di agnelli e capretti per Pasqua

download (53)Pasqua tempo di agnelli, in Italia tante sono le associazioni che per questa Pasqua chiedono non vengano uccisi nè consumati agnelli, tra di esse spicca la Lav che desidera una Pasqua eco-compatibile e ‘cruelty free’. Secondo la LAV verrebbero ammazzati nel periodo pasquale circa 450.000 agnelli e capretti macellati.
Nel 2013 tre milioni di ovini e caprini sono stati macellati per finire sulle tavole degli italiani, con un’impennata durante le festività pasquali e natalizie, ricorda la Lav, che sottolinea come il primato di queste macellazioni spetti alla Sardegna e al Lazio, seguite da Puglia, Campania e Toscana.
”Sebbene in dieci anni la macellazione di ovicaprini sia diminuita di oltre la metà, passando da più di 7 milioni di animali macellati nel 2004 ai 3 milioni macellati nel 2013 (dati Istat), la strada per un’alimentazione cruelty free è ancora lunga”, commenta Paola Segurini, responsabile Lav settore Veg. L’associazione, ricordando che ”l’allevamento di animali destinati all’alimentazione umana è colpevole di incrementare l’accumulo di gas serra nell’atmosfera”, propone quindi, sul sito cambiamenu.it, un pasto pasquale privo di ingredienti di origine animale.
Secondo gli ultimi dati forniti da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) il consumo domestico di ovicaprini è in calo, segno che sono in molti a dire no a una tradizione che sempre più spesso è considerata crudele. Il menu proposto dalla Lav, e ideato per questa speciale occasione dallo chef Giuseppe Capano, è ricco di idee per una Pasqua che celebri la vita in ogni senso, compresa quella degli animali che vengono risparmiati. Si comincia con una sfiziosa insalata con le cipolle e la salsa d’arancia per antipasto, seguita da un primo di ravioli di taccole impreziositi dallo zafferano, da uova di tofu con salsa di carote e carciofi, e infine un dolce pasquale con delicata crema alla vaniglia.
Ricette con ingredienti semplici, ideali per tutti i fornelli e per tutti i palati e, soprattutto -rileva la Lav- buone per lo spirito. Nonostante la macellazione di ovicaprini sia infatti in crisi ( -2% è il numero della flessione di quest’attività nello scorso anno), nei primi mesi del 2011 sono stati 2.446.620 gli agnelli, le pecore e i capretti finiti in pentola, per un totale di 22.444 tonnellate di carne”. (TISCALI)

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