Sardegna: delinquenti sardi affiliati all’ndrangheta. Allarme procuratore capo Mura
Cagliari, al convegno della Coldiretti si è parlato di crimine organizzato in Sardegna e se da un lato si è sempre pensato che le infiltrazioni mafiose nell’isola di Sardegna fossero inesistenti nonostante i sempre più numerosi sequestri di beni e le certezze di collaborazioni tra pregiudicati sardi con cosche criminali italiane dall’altro c’è chi asserisce che la possibilità di infiltrazioni diventa sempre più alta, uno tra tutti il procuratore capo di Cagliari Mauro Mura che ha lanciato l’allarme su infiltrazioni mafiose a Buoncammino e sul quartiere di Sant’Elia, dove “si favorisce l’impunità di chi vende droga e l’anonimato di chi acquista”.
Secondo quanto riporta l’Unione Sarda il procuratore capo Mura avrebbe detto “Ho avuto notizia, si tratta di una voce confidenziale, che ci sia stata affiliazione a Buoncammino di delinquenti sardi effettuata da parte di noti esponenti della ‘ndrangheta”. Inoltre per Mura ” ci sono segnali non trascurabili di evoluzione del crimine in Sardegna: un recente episodio mi ha fatto riflettere su una stretta correlazione tra criminalità del centro Sardegna e della camorra. Un altro dato. A Cagliari il quartiere di Sant’Elia denota delle caratteristiche preoccupanti: un’organizzazione diffusa per favorire l’impunità di che vende droga e l’anonimato di chi acquista”
Non solo per Mura sarebbe pericoloso il trasferimento di detenuti al 41 bis nelle carceri sarde, secondo quanto riporta Sardegna Oggi infatti ““Se questa voce si rivelasse vera è evidente che il massiccio trasferimento di questi detenuti nelle carceri sarde, con l’afflusso delle famiglie, rappresenti un pericolo di radicamento della criminalità organizzata anche nel nostro territorio”.Intanto sembra chiaro che ci siano legami di connivenza tra crimine sardo e crimine organizzato made in Italy sempre secondo quanto scrive Sardegna Oggi Mura avrebbe dichiarato che . “Tempo fa mi ha colpito la notizia di un tentato sequestro da parte da 4 persone del centro Sardegna. La cosa interessante sta nella vittima e nel luogo: un imprenditore in odore di camorra in Campania. “