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Efficienza energetica e sostenibilità, Italia solo 26esima in Europa

riqualificazioneenergeticaIl Global Energy Architecture Performance Index 2014 ha stilato una classifica dei Paesi con il migliore sistema di efficienza energetica e sostenibilità.

Le famiglie che vogliono abitare in una casa ad alta efficienza energetica possono effettuare dei lavori di riqualificazione dell’edificio oppure possono mettere le offerte di Illumia a confronto con quelle di altri operatori che propongono prodotti green ed ecosostenibili. Le performance energetiche dei nostri impianti, infatti, passano anche dall’installazione di apparecchi tecnologici e dallo sfruttamento di tariffe di fornitura elettrica da fonti rinnovabili.
Purtroppo, però, l’Italia non sembra all’avanguardia in questo settore e a testimoniarlo c’è il Global Energy Architecture Performance Index 2014 ovvero un report internazionale realizzato da Accenture e World Economic Forum che contiene una classifica dei paesi con le migliori performance energetiche. Come detto, quindi, il Bel Paese non risulta fra i primi posti di questa classifica e fra i Paesi dell’Europa addirittura siamo soltanto 26esimi.
Il Global Energy Architecture Performance Index 2014 prende in considerazione tre indicatori di riferimento per calcolare quali sono i paesi con le migliori performance energetiche e coi sistemi a più alta efficienza energetica: prima di tutto c’è la crescita economica del settore, poi la sostenibilità ambientale e quindi la sicurezza energetica. L’analisi riguarda 124 Paesi nel mondo fra cui 28 stati Ue, Nord Africa, Brics, Nord America, l’Africa sub-sahariana e l’Asean.
In cima alla classifica, come spesso accade, c’è un Paese scandinavo che in questo caso è la Norvegia: a seguire troviamo la Nuova Zelanda e poi la Francia. Curioso notare che nelle prime dieci posizioni del Global Energy Architecture Performance Index 2014 ci sono solo Paesi Ue e Ocse con l’eccezione di Costa Rica e Colombia. L’Italia, invece, come detto è indietro rispetto agli standard europei, ma nel mondo occupa la 49esima posizione, un risultato non negativo quindi.
Ma in cosa si distinguono i paesi ad alta efficienza energetica e dalle migliori performance? Importante per il report di Accenture e World Economic Forum è l’utilizzo di fonti energetiche a basse emissioni di carbonio. Fra i Paesi che occupano le prime posizioni la media di utilizzo di fonti di energia green è il 41% a fronte di una media globale del 28%. “Per un sistema energetico efficace, i Paesi devono focalizzarsi su tutti e tre gli aspetti del triangolo energetico: sostenibilità ambientale, sicurezza delle risorse e accessibilità” ha detto Roberto Bocca, responsabile Industrie Energetiche del World Economic Forum.
In Italia si fa abbastanza per questo? Probabilmente no e il modello rimangono i Paesi nordici che sono sempre all’avanguardia da questo punto di vista. Nazioni come Norvegia, ma anche Svezia e Danimarca non solo hanno già raggiunto ottimi standard di efficienza energetica, ma si distinguono anche per la mole di investimenti che si continuano a fare per lo sviluppo del settore.
Un rapido sguardo ai Paesi in via di sviluppo, però, ci farà capire come l’efficienza energetica sia il futuro delle imprese e degli edifici pubblici e privati. In Brasile, Russia, India , Cina e Sud Africa, infatti, si sta facendo molto per incrementare l’uso di risorse rinnovabili e di fonti ecosostenibili. In particolare il Brasile è al 22esimo posto al mondo nel Global Energy Architecture Performance Index 2014, mentre la Cina è ancora indietro: 82esima posizione.
“Dalla nostra analisi emerge che non esiste un unico cammino, ogni Paese deve lavorare con le proprie risorse e restrizioni, compiendo scelte e compromessi difficili” ha dichiarato Arthur Hanna, managing director Energy di Accenture, e membro del World Economic Forum Global Agenda Council per la New Energy Architecture. “L’Indice – aggiunge – aiuta i singoli Paesi a fare il punto della situazione riguardo alle loro sfide in termini di transizione energetica e a individuare i principali ostacoli al successo, come le sovvenzioni che falsano i mercati, le continue incertezze sulle politiche energetiche e i finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo di nuove fonti e tecnologie energetiche”.

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