‘ndrangheta ed infiltrazioni: il caso società vicine a RTL?
Le infiltrazioni ‘ndrangheta continuano a piagare tante realtà italiane, sarebbero durate diverse ore le perquisizioni e sequestri di documenti sono in corso nelle sedi di “Rtl Radio srl”, ad Arcene (Bergamo), Roma, Napoli e a Cologno Monzese. Si tratterebbe di società che operano con la notissima emittente radio italiana. Le perquisizioni sono state disposte dalla Dda di Catanzaro nell’ambito di un’inchiesta sul clan dei Tripodi di Vibo Valentia il cui presunto boss, Nicola Tripodi, risultava, pur senza lavorare, dipendente della “Gesti.Tel srl”, ritenuta una società di fatto di Rtl.
Secondo quanto riportano note fonti stampa nel provvedimento si legge che “Rtl 102,5, Hit Radio Srl e Open Space Pubblicità Srl hanno avuto rapporti finanziari e societari con la ditta individuale “Music & Co. di Campennì Cosimo” oltre che con la “Campennì Ferraro Management Srl”, società che dalle risultanze investigative sembrerebbe essere una sorta di ‘concessionaria con esclusiva’ per ciò che attiene gli spettacoli organizzati in Calabria dalla società Rtl sopra richiamata”.
L’attuale indagine mirerebbe, attraverso allo studio della documentazione contabile di accertare i presunti rapporti tra le cosche criminali operanti in Calabria ed in particolare tra la cosca Tripodi di Vibo Marina e le varie società. Sarebbe infatti emerso che tale Cosimo Campennì sarebbe imparentato con il boss Giuseppe Mancuso (alias “Mbrogghjia”) di Limbadi, attualmente detenuto per scontare una condanna all’ergastolo. Carabinieri e finanzieri hanno poi scoperto che la società di Campennì e la “Ferraro Management srl”, pur dichiarate fallite dal Tribunale di Vibo, avrebbero acquisito diverse sovvenzioni pubbliche.
Il provvedimento di perquisizione e sequestro ha riguardato anche i locali ed i veicoli in uso a Cosimo Campennì, di 34 anni, di Nicotera, e a Giuseppe Ferraro, di 33, anche lui di Nicotera, quest’ultimo arrestato nei mesi scorsi per estorsione in un’inchiesta contro il clan Mancuso.
Secondo quanto riportato dall’ANSA, gli inquirenti avrebbero disposto alcune perquisizioni nella sede legale di Bergamo di “RTL Radio SRL”.
A disporre i controlli la DDA di Catanzaro che sta tentando di fare luce sulla figura di Nicola Tripodi, considerato boss dell’omonima cosca attiva a Vibo Valentia.
Sembra che Tripodi risultasse, pur senza lavorare, alle dipendenze della “Gesti.Tel SRL”, società che fornisce attività di telecomunicazioni, ma considerata diramazione dell’emittente radiofonica calabrese.
Secondo quanto diramato dalla Società: «il Gruppo Rtl 102.5 ha ricevuto oggi (martedì 22 aprile. ndr) la richiesta di produrre i documenti, relativi ai rapporti di lavoro intercorsi con persone oggetto di indagine penale. Gli uffici di Rtl 102.5 hanno immediatamente fornito tutta la documentazione richiesta e collaborato pienamente alla connessa perquisizione. Tutti i documenti forniti attestano la totale liceità dei rapporti da noi intrattenuti. Per il resto, il Gruppo Rtl 102.5 non ha nulla a che vedere con quanto contestato agli indagati».