Tariffe della luce carissime in Italia: la colpa è degli oneri occulti
In Italia le tariffe della luce sono carissime: la colpa è di oneri occulti e sussidi di Stato. Fra tutti spiccano i 300 milioni l’anno a Ferrovie dello Stato.
Risparmiare sulla tariffe della luce in Italia è un’impresa, questo soprattutto perché solo il 50% della bolletta si deve ai servizi di vendita. Per trovare i prezzi più convenienti bisogna confrontare le offerte di energia elettrica sul libero mercato, ma anche così si continuano a pagare oneri occulti e sussidi di Stato assurdi. Ad esempio ogni due mesi si continua a pagare la messa in sicurezza delle centrali nucleari oppure gli incentivi a imprese manifatturiere a forte consumo energetico: è possibile tutto ciò?
Bisogna chiederlo all’Aeeg, ovvero l’Autorità per l’energia elettrica e il gas, che adesso sembra aver messo nel mirino gli oneri più pesanti e assurdi che gravano sulle nostre tariffe della luce. Fra questi ad esempio i 300 milioni di euro l’anno che vanno a Ferrovie dello Stato con la giustificazione che si tratta di società con partecipazione pubblica “ad alto consumo”. La spending review a favore delle famiglie deve sicuramente riguardare anche queste spese inutili o comunque ingiuste.
La bolletta della luce in Italia costa in media 512 euro l’anno per famiglia, secondo le rilevazioni dell’ultimo trimestre. Questo dato ci porta in testa alla classifica delle tariffe più care d’Europa dietro solo a paesi come Cipro e Grecia che a causa della crisi hanno dovuto aumentare le tasse rispettivamente del 21% e del 15%. Ma il problema in Italia è più complesso perché qui da noi siamo ricchi di risorse naturali e fonti rinnovabili e il costo delle materie prime sta scendendo, insieme ai consumi.
Basta vedere anche le variazioni trimestrali imposte proprio dall’Aeeg che hanno visto ad aprile le tariffe della luce scendere dell’1,1% (meno 6 euro in bolletta) e quelle del gas del 3,8% (meno 46 euro). Insomma, complici anche le offerte e promozioni delle compagnie energetiche attive sul libero mercato, il costo dell’energia elettrica in Italia non sarebbe poi così caro, ma ad appesantire le bollette ci pensa lo Stato con oneri, tasse, incentivi, balzelli e sussidi indiretti di cui spesso si sa troppo poco.
Alcuni esempi? Dello smantellamento delle centrali nucleari abbiamo già parlato (citiamo Latina, Caorso e Trino vercellese) e lo stesso vale per gli oneri alle società pubbliche come Ferrovie dello Stato a cui paghiamo dei fantomatici “piani di ricerca”. Bene, oltre a tutto questo, dobbiamo anche contare gli incentivi alle energie rinnovabili che, seppur per una giusta causa, costano alle famiglie ben 93 euro l’anno e anche vari sussidi statali alle imprese che non si sa bene che fine facciano.
Il problema non sono gli oneri in sé, ma il costante e squilibrato aumento dei costi pro capite e la trasparenza della bolletta sulla quale pare si stia lavorando. Come detto, da Aeeg e governo promettono una seria riflessione sulle tariffe della luce che gravano oltremodo su famiglie e imprese, ma bisogna tenere in considerazione anche i danni retroattivi che sono stati fatti all’economia italiana. L’Osservatorio Prezzi e Tariffe dell’associazione Cittadinanzattiva calcola che addirittura il 12% delle famiglie abbia bollette arretrate.
Insomma la bolletta della luce ci manda alla canna del gas, ma risparmiare si può. La soluzione è informarsi su internet e confrontare assiduamente le offerte delle migliori compagnie energetiche sul mercato. Importante è non aver paura di cambiare operatore o di passare dal regime di maggior tutela alle aziende private come Enel, Eni o Edison. Oggi tutti i consumatori sono tutelati e con la giusta tariffa si può risparmiare fino al 20% sulla bolletta.