Un dato che dimostra come questa annata continui nel segno della sfortuna per gli italiani e che ben difficilmente le vittorie totali raggiungeranno la cifra di cento, che rappresenterebbe per il nostro movimento una stagione fallimentare. Va infatti ricordato che dalla stagione 2008 ( quando le vittorie italiane furono la cifra record di 208) il numero di successi stagionali si è via via assottigliato per giungere lo scorso anno alla cifra più bassa degli ultimi anni, partendo dal 1979 cioè appena 117 vittorie. Nei primi quattro mesi di corsa a fronte di 32 vittorie ottenute dagli atleti azzurri ( il plurivittorioso è Sacha Modolo, Lampre, che si è aggiudicato 6 corse) ce ne sono state 38 francesi e 37 olandesi, ma si tratta di nazioni che presentano, da qui alla fine della stagione, sontuosi calendari agonistici con più del doppio delle giornate di corsa italiane. Fra i più sfortunati Andrea Guardini ( Astana) tre volte secondo ( e due successi stagionali) e Domenico Pozzovivo ( Ag2r, due volte secondo e zero successi).
Ma il portabandiera della sfortuna italiana quest’anno è senza dubbio il bravissimo Sonny Colbrelli ( Bardiani), 2 volte secondo. 4 volte terzo, 2 volte quarto, tre volte quinto, ma con zero successi. Con un secondo posto ciascuno ci sono poi Apollonio, Bongiorno, Chinello, Montaguti, Delle Stelle, Petacchi, Malori, Cataldo, Nizzolo, Ulissi, Mori, Ferrari, Viviani, Gatto, Pelucchi, Chicchi, Rabottini e Finetto. Infine una miriade di terzi posti. Speriamo che con l’inizio del Giro d’Italia il vento cambi e la fortuna cominci a sorridere ai nostri ragazzi che, Modolo a parte, sembrano bloccati. Fra i plurivittoriosi stagionali infatti ci sono soltanto Simone Ponzi ( Neri Sottoli, con 3 vittorie), Elia Viviani ( Cannondale, con 2, si è sbloccato forse proprio al Giro di Turchia) e Diego Ulissi ( Lampre, con 2 ).
CLAUDIO ALMANZI