Sardegna questione Moby: il gruppo Onorato è sardo. No monopolio tratte
Monta la polemica alla vigilia della stagione estiva. In Sardegna estate, turismo e navigazione sono sempre qualcosa di delicato ed è così che si apprende che “Il gruppo Onorato è sardo”. Alla vigilia della stagione estiva i vertici di Moby – Massimo Mura, responsabile commerciale merci Sardegna Moby Spa, Edmondo Tanca, responsabile armamento Moby divisione Rimorchiatori Cagliari, e Pierre Canu, responsabile Moby Olbia – rispondono con un’intera pagina pubblicitaria oggi su La Nuova Sardegna e ieri su L’Unione Sarda a chi attacca il gruppo e parla di monopolio nei trasporti marittimi da e per la Sardegna, oggetto anche di polemiche politiche nell’isola, scaturite con l’approvazione in Consiglio regionale di una mozione bipartisan “sulla paventata acquisizione del pacchetto di maggioranza della Cin da parte del gruppo Moby-Onorato”.
“Noi non siamo sinonimo di monopolio – si legge nelle pagine dei quotidiani sardi – qualunque compagnia può aprire a suo piacimento qualsiasi collegamento per la Sardegna. A questo bisogna aggiungere che oltre a Moby e Tirrenia, altre cinque compagnie collegano la Sardegna al continente. La Moby applica uno sconto per i residenti e nati in Sardegna pur non ricevendo un euro di contributo dallo Stato. La Famiglia Onorato è presente nei collegamenti con il continente e la nostra isola dalla fine del 1800, un segno di continuità e garanzia per i nostri posti di lavoro e di servizio per l’economia dell’Isola”. Tra i dati citati nelle pagine, il numero dei dipendenti sardi imbarcati sulle navi Moby (194 su 349), il personale indiretto che lavora nel territorio dell’isola (155 persone) e quello dei fornitori (1.000 aziende “che ci fatturano 33 milioni all’anno”). Infine anche gli investimenti: 689,5 milioni dal 2000 ad oggi per nuove navi per la Sardegna. (ANSA).