Lotta ai tumori del sangue: scoperta causa malfunzionamento YAP1
La lotta ai tumori è uno dei maggiori campi di investimento e ricerca medica. Per anni è stato quasi un mistero capire come si propagassero i tumori tipici del sangue. Ora invece uno studio portato avanti con il coordinamento e la supervisione di Giovanni Tonon dell’Unità di Genomica Funzionale del Cancro IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, e di Kenneth C. Anderson, del Department of Medical Oncology di Boston, in collaborazione con uno staff di ricercatori dell’ospedale San Raffaele di Milano ed quelli della Harvard Medical School di Boston è stata scoperta la causa di malattie quali leucemia, linfoma o mieloma.
La ricerca, finanziata dalla Fondazione Cariplo e dall’Associazione Italiana Ricerca Cancro (AIRC) , ha posto le basi per un ottimo studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Medicine.
Le indagini medico scientifiche portate avanti dallo staff internazionale hanno ottenuto un importante risultato, infatti sino ad oggi non si capiva come le cellule tumorali superassero le barriere e iniziassero a proliferare.
Durante la duplicazione della cellula si possono verificare degli errori nella copia del DNA, se la cellula è sana gli errori possono essere corretti grazie allo speciale meccanismo di difesa che porta ala apoptosi ovvero alla morte programmata della cellula, cosa diversa invece succede per le cellule tumorali. Le cellule tumorali si riproducono, come è noto, in maniera incontrollata e molto rapida, in questo caso gli errori riprodotti e presenti nel DNA non vengono più captati, salta così l’apoptosi ed il suicidio programmato non pare.
La nuova ricerca scientifica però ha messo in luce che le cellule tumorali ematologiche sono in grado di disattivare per sempre il gene sentinella YAP1 che in realtà in un organismo sano ha il i compito di riconoscere la cellula impazzita e impedirne la diffusione, quando invece si sviluppano tumori del sangue tutto questo non accade. Il responsabile del funzionamento errato dello YAP1 è in particolare la proteina Stk4. Se attraverso un percorso di laboratorio la proteina Stk4 viene inattivata e portata a livelli noti, i naturali livelli di YAP1 vengono ripristinati.
Da quel che emerge dallo studio scientifico sembra chiaro che la nuova scoperta permetterà di agire anche sui geni oncosoppressori, le sentinelle del nostro organismo, riattivandone l’attività difensiva.