Totò Riina rinviato a giudizio per Strage di Natale
Firenze, rinviato a giudizio Totò Riina. Il gup di Firenze ha rinviato a giudizio il boss di Cosa nostra Totò Riina per la strage del rapido 904, con l’accusa di essere il mandante dell’attentato che il 23 dicembre 1984 costò la vita a 16 passeggeri e dove rimasero ferite 269 persone. Il processo si aprirà il 25 novembre 2014.
Il rinvio a giudizio è stato così accolto dall’avvocato Luca Cianferoni, “Riina sta facendo il parafulmine d’Italia di tutto quello che si può immaginare credo che la giustizia dovrebbe andare a fondo anche a distanza di tanti anni su fatti così gravi, nel rispetto soprattutto delle vittime, ma anche chiedersi, prima di andare dietro alle parole di un pentito che parla dopo tanti anni, se non ci sia un interesse personale”. “Il punto dirimente è questo siamo qui, trent’anni dopo questo gravissimo fatto, con sentenze ormai storiche nelle quali non si era mai parlato di Riina, e Giovanni Brusca, pochi anni fa, nella concomitanza di suoi problemi con la giustizia, ha tirato fuori dal cappello questa novità”.
Ricordiamo che la strage del Rapido 904 o strage di Natale è il nome attribuito a un attentato dinamitardo avvenuto il 23 dicembre 1984 presso la Grande galleria dell’Appennino, ai danni del treno rapido n. 904 proveniente da Napoli e diretto a Milano.
L’attentato è avvenuto nei pressi del punto in cui poco più di dieci anni prima era avvenuta la strage dell’Italicus. Per le modalità organizzative ed esecutive, e per i personaggi coinvolti, è stato indicato dalla Commissione Stragi come l’inizio dell’epoca della guerra di mafia dei primi anni novanta del XX secolo.
L’esplosivo utilizzato è sempre stato detto essere generico, ed è quello che ribadisce la difesa di Totò Riina. Il legale di Riina ha infatti sottolineato, secondo quanto riporta Rainews” “Dire che questo esplosivo è simile a quello utilizzato nell’attentato a Paolo Borsellino, è qualcosa di molto generico, perché non parliamo di un esplosivo introvabile, purtroppo ce ne sono tonnellate in tutto il mondo”.