Italia
Versilia: Rom costretti a vivere sotto i ponti?
ROM in VERSILIA: costretti a vivere sotto i ponti a causa delle campagna politiche di odio razziale
ARRESTIAMO il RAZZISMO e la VIOLENZA
Rimangono drammatiche le condizioni di vita delle famiglie sgomberate il 6 maggio 2014 dalla Questura di Lucca e Commissariato di Polizia Forte dei Marmi su ordine del Sindaco di Seravezza Ettore Neri. Un atto di inciviltà e di autentica vendetta prodotto dai responsabili politici delle amministrazioni della Versilia, di Lucca e della Toscana all’indomani della conferenza stampa organizzata nella prestigiosa Villa Bertelli, Comune di Forte dei Marmi, per comunicare l’arresto dei presunti responsabili della morte dell’anziana donna Maria Luana Mariani uccisa al termine di una rapina il 4 aprile 2014. Nei giorni seguenti l’arresto relativo all’omicidio, nonostante un appello umano alla responsabilità civile e morale lanciato dall’Associazione Nazione Rom, si sono scatenate vere e proprie campagna di demagogia, odio e violenza razzista anti Rom: sono Consiglieri Comunali, Consiglieri Regionali, responsabili di partito gli autori di un crimine che continua a riperpretarsi, nel territorio, violando le leggi italiane ed europee. Bugie ed inganni con cui questi personaggi, pagati con il denaro pubblico, nascondono le proprie responsabilità penali esprimendo autentiche parole e gesti di odio e barbarie anti umana.
Stefano Benedetti – Consigliere Comunale di Massa e politico di Forza Italia rivendica di essere il protagonista di raccolte di firme anti Rom: “non voglio dire che si sarebbe potuto evitare l’omicidio ma se qualcuno avesse cacciato prima i nomadi le probabilità sarebbero diminuite“. Continua affermando che il problema delle comunità Rom è cresciuto a dismisura chiedendo di abbandonare le logiche della falsa tolleranza per isolare questo fenomeno ed eliminare la percezione di insicurezza che affligge i cittadini. Luca Predetti coordinatore di Fratelli d’Italia afferma: “le autorità hanno permesso di stanziarsi per un lungo tempo indisturbati per poi comprare loro, con i soldi dei contribuenti, case e aziende agricole a Gruia in Romania“. Maria Teresa Baldini Consigliere della Lega Nord – Regione Lombardia
afferma: “facciamo risarcire la famiglia della vittima ai Rom. Ogni Associazione Rom dovrebbe depositare gli elenchi dei suoi appartenenti in Prefettura e non parlare di razzismo. Si attribuisca responsabilità allargata al gruppo Rom che continua a veicolare disvalori, cercando di proteggere gli atti delittuosi compiuti dai propri membri“. L’ex Assessore di Pietrasanta e Viareggio Lucia Accialini – Fratelli d’Italia afferma: “a carico della comunità sono state sostenute spese per l’ acquisto di un terreno a Gruia. Quei Sindaci farebbero meglio ad investire tempo e risorse per dare ai propri cittadini servizi migliori“. Gabriele Farnocchia parla a nome degli abitanti di Via Sepe: “ci voleva il morto per far sgomberare il Campo Rom. Grazie Sindaco Neri“.
Il Sindaco di Seravezza Ettore Neri si appella alla stampa gridando di non avere poteri: “quando ho ordinato gli sgomberi ho dovuto acquisire parere dalla Polizia e della Asl” Sono ben due le ordinanza di sgombero fomalizzate nei confronti degli accampamenti all’ex Camping Versilia coordinate con Prefettura e Questura.
Nessuna di queste autorità racconta la verità: la Regione Toscana, il Comune di Seravezza, il Comune di Forte dei Marmi e l’Associazione dei Berretti Bianchi di Pietrasanta hanno utilizzato nel giugno 2012, 67.000 euro di denaro pubblico, per deportare 46 cittadini Rom dal Comune di Seravezza a Gruia in Romania dietro la promessa di apertura di una azienda agricola in grado di produrre posti di lavoro ed autosufficenza per le famiglie Rom. Non solo l’azienda agricola non è mai nata ma i cittadini Rom sono tornati in Italia e si sono rivolti alle Stazioni dei Carabinieri di Querceta, di Pietrasanta e di Viareggio denunciando di essere stati vittime di truffe, di inganni, di violenza e minacce. Le carte dell’inchiesta aperte dalla Procura di Bologna sono sul tavolo del Sostituto Procuratore Leopoldo de Gregorio.
I discorsi e gli atti che i rappresentanti delle istituzioni sopra citati incitano all’odio ed alla violenza anti Rom: per loro una persona di etnia rom non è un cittadino ma un fenomeno da cacciare per evitare possibili crimini. L’equazione Rom = Delinquente appare esplicitata. Sono le medesime affermazioni che, settanta anni fa, sostenevano in Italia ed in Europa i Criminali di Guerra Benito Mussolini ed Adolf Hitler. Le espressioni più alte delle BARBARIE e del RAZZISMO divenuto STATO.
Quando Riccardo Viti – idraulico, cittadino italiano residente a Scandicci (Fi), ha rapito seviziato, torturato, stuprato e barbaramente ucciso la cittadina di origini rumene Cristina Zamfir nessuno di questi politici ed amministratori ha chiesto lo sgombero del quartiere o del palazzo dove viveva il criminale. Un delitto efferato, una giovane donna crocefissa per soddisfare le perversioni sessuali di un disgustoso cittadino italiano. Nessun politico ha evocato la “tolleranza zero” verso tutti i cittadini italiani. In Versilia ed in Toscana, da anni, assistiamo ad autentici di corruzione all’interno delle Amministrazioni Regionali e Locali, odio razziale anti Rom, esclusione sociale di intere famiglie, deportazioni e pulizia etniche dei territori, crimini che sono da attribuirsi agli uomini del potere, ai partiti al potere, a Sindaci e Consiglieri Comunali. Gli uni proteggono le spalle agli altri continuando ad usare i finanziamenti e denaro pubblico per arricchirsi.
A distanza di sei giorni dello sgombero del campo Rom di Via Sepe nel Comune di Seravezza nessun Comune del territorio ha affrontato l’emergenza umana in corso: intere famiglie sono costrette a vivere sotto i ponti, cacciate, escluse, trattate come reietti, come pulci da schiacciare. Sono decine gli edifici vuoti presenti nel territorio di proprietà delle Amministrazioni che potrebbero essere usate per affrontare l’emergenza abitativa. Lo stesso Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali – UNAR – della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha scritto al Sindaco Ettore Neri: “prima di sgomberare si deve trovare alloggi e posti letto ai cittadini sottoposti ad ordinanze di sgombero o di sfratto“. Accogliere i cittadini Rom: queste sono le leggi dello Stato Italiano, queste sono le leggi dell’Unione Europea, queste sono le leggi dell’Umanità. L’Associazione Nazione Rom si rivolgerà nuovamente alla Magistratura denunciando la violazione della legge italiana da parte di Amministratori e Partiti Politici. Nei Tribunali è scritto “la legge è uguale per tutti“. Chiediamo il rispetto delle legge, chiediamo di affermare le leggi dello Stato. Chiediamo di applicare nei territori la Strategia Nazionale di inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti e gli accordi quadro strutturali di inclusione sottoscritti a Bruxelles il 5 aprile 2011. La Strategia è violata nella Regione Toscana. La legge afferma che si devono costruire Tavoli di Inclusione dove Amministrazioni Regionali e Locali, Prefetture e Garanti siedano alla pari con la Società Civile Rom e la sua legale rappresentarza per avviare politiche di inclusione abitativa, lavorativa, scolastica, sanitaria. Diritti Umani inviolabili.
ufficio stampa e comunicazione
ASSOCIAZIONE NAZIONE ROM