Italia

Fuggito posto di blocco. Morto per proiettile. Carabinieri contestato omicidio volontario. Il Coisp

logo-coisp“Da oggi a chi viola la legge lanciare solo improperi o al massimo fiori
di campo!”

“Siamo certi che nella concitazione del momento, fra individui sospetti che scappavano e mentre  stavano per essere uccisi travolti da chi li ha speronati, i militari finiti nei guai a Castrovillari  non hanno avuto il tempo ed il modo di trovare dei fiori di campo da lanciare dietro ai fuggitivi.  Però, certo, potevano limitarsi agli improperi!!!”.
E’ quanto dichiara Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente  di Polizia, commentando la notizia che nel corso dell’udienza preliminare che si sta svolgendo  davanti al giudice di Castrovillari è stato modificato da omicidio colposo ad omicidio volontario  il capo d’imputazione nei confronti di due Carabinieri accusati della morte di Sandrino Greco,
l’uomo di 36 anni morto il 21 gennaio 2011 dopo avere forzato un posto di blocco dell’Arma  lungo la statale 106, a Rossano. Greco, secondo la ricostruzione fatta dagli Agenti  del Commissariato di Rossano, era alla guida di un fuoristrada rubato. Il mezzo era preceduto  da un’utilitaria che non si era fermata all’alt, ma che era riuscita a fuggire. I Carabinieri  inseguirono il mezzo guidato da Greco sino ad una stradina di campagna. Quando l’uomo si rese  conto che la strada era senza uscita, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, invertì  la marcia e speronò l’auto dei Carabinieri per aprirsi un varco. I militari scesero allora dall’auto
e spararono alcuni colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio, ma Greco, invece di fermarsi,  tentò di investirli. A quel punto i militari, mentre l’auto stava passando accanto alla loro vettura  di servizio, spararono ed un colpo di pistola raggiunse l’uomo alla testa.
“E’ atroce dover ricorrere alla tristissima ironia di fronte a una vicenda drammatica – si spiega  Maccari -, ma cos’altro rimane di fronte all’ennesima constatazione che troppo spesso si vuole  a tutti i costi far passare gli Appartenenti alle Forze dell’Ordine per dei violenti assassini?  Ma si ha veramente idea di cosa significhi uscire di pattuglia in una terra di frontiera come
certamente la Calabria è, e trovarsi di fronte a qualcuno che forza un posto di blocco e tenta  di ammazzarti? Si riesce per una sola volta a tenere a mente quanti Servitori dello Stato hanno  avuto la peggio in mezzo alle strade soprattutto in certi territori? Non è in alcun modo sostenibile  che in un caso di rischio elevatissimo come quello in questione i Tutori della sicurezza
non debbano reagire; né si può pensare che contro un’auto in fuga per chissà quale motivo,  e che oltre tutto tenta di investirti, si possa urlare o sputare o Dio sa che altro… Nessuno  ha davvero idea di cosa sia il terrore che ti attanaglia quando pensi che potresti morire e non sai  neppure con chi hai davvero a che fare. Né, peraltro, nessuno potrebbe spiegare perché a dei  militari che scelgono di svolgere un lavoro terribile e lo fanno giorno dopo giorno nelle condizioni  feroci che solo la Calabria e poche altre regioni sanno riservare dovrebbe venire in mente  all’improvviso di mettersi a fare il tiro al bersaglio contro i cittadini”.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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