Ordine dei Medici di Salerno – Convegno sui linfomi
SALERNO – Giovedì 15 maggio (ore 14-20) si terrà nell’Aula Congressi Ordine dei Medici di Salerno (via dei SS Martiri Salernitani, 31) il convegno “Nuove armi diagnostiche e terapeutiche nei linfomi”.
Dopo i saluti delPresidente Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, Bruno Ravera, del Rettore Università degli Studi di Salerno Aurelio Tommasetti, delDirettore Dipartimento Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Salerno Mario Capunzo, del Direttore Generale AOU “S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” Salerno Vincenzo Viggiani e delDirettore Generale ASL Salerno Antonio Squillante, si entrerà nel vivo della tavola rotonda che sarà suddivisa in quattro sessioni.
I linfomi rappresentano il quinto tumore per incidenza, colpiscono tutte le età e necessitano strategie terapeutiche differenziate. Il corso ha l’obiettivo di fornire una visione integrata dei linfomi la cui diagnosi, follow-up e terapia, è multidisciplinare.
Il programma, permetterà ai partecipanti di condividere e approfondire le loro conoscenze sui percorsi diagnostici, clinici e terapeutici, incoraggiando il dialogo tra le diverse figure professionali che vengono chiamate in causa al momento della diagnosi di linfoma – in particolare ematologi e anatomopatologi – allo scopo di creare percorsi virtuosi nella diagnosi e nella cura di questa patologia.
La prima sessione sarà dedicata alla emopatologia, alla diagnostica molecolare e a quella per immagini che sono indispensabili non solo alla diagnosi, ma anche al follow-up, prognosi ed indirizzo terapeutico. La seconda sessione sarà rivolta, invece, ad una disamina dei nuovi approcci terapeutici compreso il trapianto di cellule staminali emopoietiche e le nuove metodiche radioterapiche. Gli aspetti internistici dei linfomi da parte dell’esperto in epatologia, gastroenterologia, cardiologia e trombosi sarà, invece, l’argomento della terza sessione. L’ultima parte del meeting affronterà il tema della preservazione della fertilità dei pazienti con linfoma.