Cagliari, Fronte Unidu contro convegno Massoneria e cultura laica in Sardegna dal Settecento ai giorni nostri”
Tra la fine del 18° e l’inizio del 19° secolo, con le rivolte antifeudali, in Sardigna assistiamo, da parte dei ceti borghesi, ad una presa di coscienza nazionale volta alla conquista di una piena libertà e indipendenza per la Sardigna e per i sardi. Con la seguente repressione sabauda prima e l’affermarsi della massoneria poi, ci sarà il totale annichilimento di questa coscienza che porterà verso una totale “sabaudizzazione” e in seguito “italianizzazione della borghesia sarda. Ma che cosa è la Massoneria? La Massoneria è un Ordine iniziatico. L’articolo 1 della Costituzione massonica del Grande Oriente D’Italia, che fa capo a Palazzo Giustiniani a Roma, e che si considera l’unica ufficiale recita: “La Massoneria è un ordine Universale iniziatico di carattere tradizionale e simbolico. Intende al perfezionamento e all’elevazione dell’uomo e dell’umana famiglia”. Ancora nel sito del GOI leggiamo: “La Massoneria lavora con propri metodi, mediante l’uso di Rituali e simboli coi quali esprime e interpreta i principi, gli ideali, le aspirazioni, le idee i propositi della propria essenza iniziatica”. Parole forti, che non ci lasciano certo indifferenti quando osserviamo la realtà che ci circonda. A guardare bene la Sardigna possiamo affermare con forza che la nostra Nazione vive sotto una cappa massonica. In altre parole la Sardigna è bloccata dalla Massoneria, e lo hanno deciso i massoni: sono infatti le stesse logge massoniche che fanno il bello e il cattivo tempo. La nostra è un’isola della Massoneria, che esercita incontrastata un ruolo di potere e controllo sui cambiamenti sociali, economici e culturali che interessano tutta la Nazione Sarda. La presenza massonica è evidente in tutti i settori, alcuni dei quali sono sempre stati oggetto di interesse da parte dei massoni. Tra questi c’è la politica, anche se il peso della Massoneria non è inferiore nel mondo della comunicazione, dell’insegnamento, della medicina, dell’edilizia, della giustizia e delle Forze Armate, ove l’affidamento di incarichi e ruoli di potere ne assicura il controllo. Ma perché parliamo di Massoneria? Perché il giorno 17 maggio 2014, alle ore 17.00, nella sala conferenze della Biblioteca regionale a Cagliari, in viale Trieste 137, si terrà la conferenza dal titolo:”Massoneria e cultura laica in Sardegna dal Settecento ai giorni nostri”. Ad organizzarla è l’associazione culturale Giorgio Asproni con il patrocinio della Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna, della Provincia di Cagliari, del Comune di Cagliari, della Fondazione Banco di Sardegna. Durante l’evento – si legge in una nota stampa – si analizzerà l’attività massonica “di parlamentari e amministratori locali, di imprenditori e liberi professionisti, di insegnanti, impiegati e commercianti”. Essa “sarà fondamentale per comprendere a fondo, attraverso i reciproci condizionamenti, il lento affermarsi del processo di modernizzazione dell’isola e dei valori della laicità”. Questo a ulteriore conferma che i soldi dei sardi, i luoghi istituzionali e gli enti stessi agiscono contro il popolo sardo in nome di “Ordini Universali” che hanno bloccato lo sviluppo della Sardigna. Il Fronte indipendentista Unidu Casteddu denuncia quest’ennesima pagliacciata pagata con i soldi del popolo sardo e ricorda ai “padroni” coloniali che il processo di modernizzazione dell’Isola avviene attraverso progetti di sviluppo economico, sociale e culturale.