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Camorra: tra Caserta e Firenze 18 misure cautelari presunti componenti clan Casalesi

polizia1Maxi operazione di polizia  in Campania . La squadra mobile di Caserta e quella di Firenze insieme allo Sco della polizia, hanno eseguito 18 misure cautelari emesse dal gip di Napoli (13 in carcere e 5 con il beneficio dei domiciliari) nei confronti di componenti del clan dei Casalesi del gruppo Schiavone-Iovine-Russo.
  L’indagine, si legge sull’Agi, riguarda estorsioni e un traffico di sostanze stupefacenti che con cadenza settimanale arrivava in molte province della Toscana per essere poi spacciate da persone ‘autorizzate’ da clan e con il controllo di affiliate al clan.
  Le indagini sino partire da una rapina commessa a Pontedera, il 18 giugno 2012, a un furgone della Securpol Group, nel quale fu ferita una persona che si era messa ad inseguire i rapinatori.

Tra i destinatari del provvedimento anche due appartenenti alla Polizia di Stato in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Camera dei Deputati, per aver rivelato in tempi diversi informazioni riservate e coperte da segreto istruttorio. Si tratta di un funzionario dell’ispettorato generale della Camera, che ha effettuato un controllo sulla banca dati per verificare precedenti penali di una persona per acquisire informazioni in maniera abusiva e di un ufficiale in servizio dell’ufficio tecnico-logistico-gestionale del terzo settore sanitario della Pcm, che per gli inquirenti era in stretto contatto con elementi di spicco del clan sia presenti nel territorio casertano che in quello toscano, cui forniva informazioni riservate sulle indagini che riguardavano la cosca. A lui, i pm napoletani contestano come le sue frequentazioni con colleghi avessero come unico scopo quello di acquisire informazioni da altri uffici per comunicarle ai casalesi. 

Ai due poliziotti infedeli, scrivi TMNEWs, viene contestato, rispettivamente, l’utilizzo indebito a favore dei Casalesi della banca dati della Camera e di aver riferito al clan notizie riservate acquisite a palazzo Chigi, con particolare riferimento a intercettazioni telefoniche e ambientali nei confronti di camorristi dei clan Schiavone e Russo.

L’attività di indagine condotta dalla Dda ha ricostruito nel dettaglio le estorsioni in danno di imprenditori commesse in una prima fase dalla famiglia Iovine e successivamente dai Russo: “La Russia e la Germania” avevano ribattezzato emissari e referenti dei due clan dei Casalesi gli imprenditori vessati che hanno collaborato con gli inquirenti. Oltre alle estorsioni, i Casalesi arresttai gestivano anche un traffico di cocaina dal casertano alla Toscana.

Alcuni di loro, inoltre, sono risultati coinvolti anche in una rapina a Pontedera in danno di un furgone portavalori della Securpol il 18 Giugno 2012 in cui fu gravemente ferito un testimone che tentò l’inseguimento dei malviventi.

Dei due poliziotti in servizio alla Camera e alla presidenza del Consiglio dei ministri arrestati, non sono ancora state rese note le identità. Il primo prestava fino ad oggi servizio presso l’Ispettorato di polizia di Montecitorio ed è accusato di aver utilizzato a vantaggio della camorra il Ced Camera per acquisire informazioni protette da sistemi di sicurezza su indagini e precedenti penali riguardanti specifiche persone.



Il secondo lavorava presso l’Ufficio tecnico-logistico gestionale terzo settore sanitario della Presidenza del Consiglio, “in stretto contatto – accusa la Dda- con affiliati di spicco del clan dei casalesi operanti nel casertano e in Toscana”, trasmettendo loro informazioni riservate coperte da segreto istruttorio ricevute per ragioni di servizio, relative a intercettazioni telefoniche ed ambientali. Così come risuta dalle indagini, assicura la Dda di Napoli, “che il funzionario di polizia si è reso protagonista di altre rivelazioni di notizie destinate a rimanere segrete, in una girandola di rapporti quasi tutti finalizzati a rendere servigi a politici, imprenditori o alte cariche di apparati pubblici, violando i doveri di servizio”.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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