Stintino: Tasi azzerata. Sì rendiconto finzanziario 2013 e paternariato Santuario Cetacei
Il consiglio comunale di Stintino approva il bilancio 2013 e delibera, a maggioranza, di azzerare l’aliquota Tasi per l’anno 2014. È il risultato dell’ultima seduta, svolta nei giorni scorsi al primo piano del palazzo di via Torre Falcone, durante la quale è stata approvata anche l’adesione del Comune alla Carta di partenariato del Santuario dei cetacei.
Il bilancio approvato rispecchia quello di previsione e si chiude con un avanzo di 4 milioni di euro, «una somma che non può essere spesa per il patto di stabilità che pone dei limiti agli investimenti», ha spiegato il primo cittadino.
Il sindaco Antonio Diana ha quindi aggiunto che «gli scostamenti dei capitoli del rendiconto consuntivo rispetto al bilancio di previsione sono dovuti all’entità dei trasferimenti dallo Stato e alle modifiche normative intervenute nel 2013».
Il capogruppo di maggioranza Gavino Scano ha sottolineato il rispetto dei parametri del patto di stabilità interno e l’avanzo di amministrazione risultante dal rendiconto, piuttosto elevato, proprio in ragione dei meccanismi del patto di stabilità. Il consigliere di minoranza Antonio Scano invece ha chiesto maggiore attenzione per le opere di manutenzione generale in vista della stagione turistica, in particolare ha chiesto interventi di manutenzione alle banchine del porto turistico e del porto Mannu.
Il consiglio quindi, dopo l’approvazione del regolamento Tasi per l’anno 2014, ha approvato l’azzeramento dell’aliquota Tasi, possibilità data dalla stessa legge 147/2013 all’articolo 1. Una scelta che – è stato spiegato – è da ricondursi alla volontà di non inasprire, soprattutto in un contesto di forte crisi economica, la tassazione locale e che l’azzeramento dell’aliquota Tasi non comporta uno squilibrio per il bilancio comunale.
È stata quindi la consigliera di maggioranza Francesca Demontis a introdurre l’importanza dell’adesione del Comune di Stintino alla Carta di partnership del Santuario dei cetacei (Pelagos). Un’adesione, quella del paese, quasi naturale, se si pensa che Capo Falcone rappresenta uno dei vertici del triangolo dei cetacei, l’area marina di interesse naturale che comprende anche Toscana, Liguria e Francia. «In passato abbiamo dedicato attenzione alle problematiche dei cetacei – ha fatto presente Antonio Diana – realizzando una serie di studi e approfondimenti con l’allora Icram. L’attività deve essere portata avanti».
Ha chiuso la seduta il punto dedicato all’individuazione delle aree e tipologie di commercio sulle aree pubbliche e illustrato dal vicesindaco Angelo Moschella. Tre le aree identificate: due sul lungomare Colombo (zona faro e zona Lu Fanali) quindi l’ultima in via Lepanto nel piazzale del porto vecchio. Gli spazi potranno essere assegnati ad associazioni e o enti senza scopo di lucro, o altri soggetti promotori di attività culturali, turistiche e commerciali. Il vicesindaco Angelo Moschella ha sottolineato quindi la possibilità per le associazioni di inviare sin da subito le domande per partecipare al relativo bando di assegnazione.