Turchia: 432 orfani. Strage miniera carbone di Soma
Nella miniera di carbone di Soma si trovavano 787 lavoratori quando si è verificata l’esplosione, destinata a diventare il più grave incidente di questo genere mai accaduto in Turchia. Il disastro ne ha ucciso 301, lasciando senza padre 432 bambini, la cui età media è di 10 anni. La maggior parte uccise da avvelenamento da monossido di carbonio. Un numero che lascia attoniti. Diversi media internazionali hanno riferito che le maschere antigas utilizzate dai minatori, sarebbero state fornite ai lavoratori già scadute da diversi anni. Pare che fossero state acquistate economicamente nel 1993 in Cina e siano durate solo 45 minuti rispetto alle 2 ore che dovrebbero di norma garantire. Il gas e il denso fumo hanno invaso le gallerie della miniera dopo l’esplosione e il conseguente incendio.Lo stato interverrà per garantire loro aiuti economici, ha detto il ministro, riferisce l’agenzia semi-ufficiale Anadolu. Secondo la stampa turca la miniera di Soma, teatro del peggiore disastro industriale della Turchia moderna, rimarrà chiusa per tre mesi. Nelle altre miniere della zona il lavoro è ripreso ieri ad una settimana dalla strage dei 301 minatori.Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” evidenzia che è nostro dovere sensibilizzare tutte quelle persone vicine al problema e che vogliono intervenire con forme di sostegno o azioni positive. Ci sono tanti modi per aiutare i bambini orfani, come l’adozione a distanza al costo di un caffè al giorno, le donazioni libere, il sostegno delle aziende solidali, le esperienze di volontariato.
Lecce, 23 maggio 2014
Giovanni D’AGATA