Editoriali

Palermo: fascicolo aperto sulla morte di Giorgio Lo Iacono, ultimo reduce di Cefalonia

Si è spento Giorgio Lo Iacono, ultimo superstite di Cefalonia. Lo Iacono, è morto il 18 maggio a 92 anni a Palermo. E’ mistero intorno alla morte dell’anziano. Aperto un fascicolo in procura. Lo Iacono è stato trovato agonizzante con il volto insanguinato dal badante dello Sri Lanka. Lo Iacono era l’ultimo reduce di Cefalonia, noto anche per aver partecipato spesso a raduni di reduci della divisione Acqui. Una sorta di libro aperto, ovunque andasse il suo successo era assicurato, tra storie, narrazioni ed ideali è stato sembra uno di quegli uomini che sapeva affascinare, le sue parole su Cefalonia sono note un pò a tutti «Verso il tramonto cercai di vincere la paura per guardare la morte in faccia, ossia la bomba che avrebbe posto fine al mio tormento. Notai un piccolo spezzone incendiario –  che sembrava stesse per raggiungermi. Aveva le sembianze della statua equestre di san Giorgio, protettore di Piana, il volto rassicurante. La bomba esplose a poca distanza da me. Mi alzai e corsi in cerca dei commilitoni. Ne trovai uno solo. Aveva quattro anni di guerra sul groppone e una paura incredibile. Cercammo di rientrare al reparto e per miracolo non fummo uccisi da altri soldati italiani che, avendo intravisto due ombre (le nostre) corsero all’assalto di Cima Telegraphos sparando e urlando: “Avanti Savoia!”. E noi di rimando: “Cessate il fuoco, non siamo tedeschi”».

Ma come è morto Lo Iacono?

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