“Pianeta mare” Sbarca in Francia un’app per scegliere il pesce con criteri “ambientali”
Che cosa è questa specie di pesce, da dove proviene, e come è stata catturata?Per aiutare il consumatore a fare scelte orientate verso una pesca sostenibile, è stato sviluppato un programma gratuito chiamato “Pianeta Mare” dalla ONG SeaWeb Europa e GoodPlanet Foundation. L’applicazione, disponibile su iPhone e Android in francese e in inglese, “sarà in grado di rendere disponibili le informazioni sullo stato degli stock di pesci di grandi dimensioni consumate (minacciate o gestite in maniera sostenibile) e permetterà ai consumatori di scegliere consapevolmente” ha detto venerdì 30 Maggio scorso Cédric Javanaud, un oceanografo della Fondazione GoodPlanet. “Questo è un modo molto pratico per fare qualcosa per l’ambiente”, ha detto lo scienziato sottolineando che il 32% degli stock ittici mondiali sono sfruttati in eccesso e che il futuro di molte specie è compromesso. “Noi sosteniamo che si può mangiare pesce, ma bisogna fare la scelta giusta “, sottolinea lo scienziato. Per esempio: il salmone atlantico é a rischio, non quello del Pacifico. Allo stesso modo, se l’occhialone è abusato, il reale o l’orata possono essere raccomandati. L’applicazione è stata sviluppata a partire dal database della ONG SeaWeb Europa, che ha istituito una specie di guida per i professionisti (pescatori, grossisti, distributori, ristoratori, ecc.). Lo stato dello stock di ogni specie è indicata, così come le tecniche di pesca associate (reti a strascico, linea, palangari, reti a circuizione, net, ecc.).Secondo Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, si tratta di un’ottima idea che potrebbe contribuire alla sostenibilità ambientale. Ecco perché ci auguriamo che presto sia disponibile anche una versione italiana con lo stato (nella nostra lingua) degli stock di pesce del Mar Mediterraneo, da anni un ecosistema delicatissimo ed in equilibrio assai precario. In tal senso, é solo aumentando la consapevolezza dei consumatori che si può invertire la pericolosa spirale di definitivo depauperamento della fauna marina anche del Mare Nostrum.
Lecce, 3 giugno 2014 Giovanni D’AGATA