ROM incontrano il GOVERNO


Al Ministero del Lavoro per il rispetto della Strategia Nazionale e Job Act Rom
Si è svolto ieri nel tardo pomeriggio, nella sede del Ministero del Lavoro in Via Fornovo, un incontro tra il Sottosegretario di Stato Franca Biondelli ed una rappresentanza della Società Civile Rom composta dal Consiglio Nazionale Rom e Camminare Insieme. L’incontro convocato per il rispetto degli accordi quadro strutturali europei sottoscritti dallo Stato a Bruxelles il 5 aprile 2011 e della Strategia Nazionale di Inclusione Rom, Sinti e Caminanti con UNAR – Presidenza del Consiglio dei Ministri punto di contatto nazionale.
Il primo pensiero è andato immediatamente alle decine di famiglie Rom che hanno perso tutti i loro beni ed averi nell’incendio sviluppatosi la mattina del 3 giugno 2014 al Campo Rom di Vaglio Lise – Cosenza: trecento cittadini e che vivono da anni nella totale esclusione sociale. Un appello alla solidarietà per garantire la piena inclusione sociale per tutti è stato rivolto al Governo, alla Regione Calabria, al Comune di Cosenza ed al Senato della Repubblica dove il Senatore Nicola Morra, di origini cosentine, componente della prima Commissione Affari Costituzionali del Senato, ha assicurato il proprio diretto interessamento.
Da troppi anni, da troppi decenni la Società Civile Rom, a causa di politiche di esclusione sociale e di un sentimento ostile da parte della popolazione maggioritaria costantemente alimentato da parte del razzismo, vive ai margini, nella povertà, spesso reclusa in veri e propri campi di apartheid e di isolamento. Attraverso il lavoro e l’autodeterminazione la società civile Rom vuole sottrarsi dalla condizione attuale contribuendo alla ricostruzione economica, sociale, morale ed umana dell’intera Italia ed Europa. Questa la motivazione che ha portato alla costituzione dell’iniziativa “Camminare Insieme” per affrontare le problematiche della comunità Rom di Roma, nella speranza che possa diventare un primo Consiglio Rom tra i giovani , gli anziani e gli storici rappresentanti: “speriamo in una rinascita della nostra comunità verso un percorso unitario di tutti rom e non rom per poter affrontare le problematiche che riguardano la popolazione rom: lavoro, casa, sanità, istruzione, cittadinanza, regolarizzazione giuridica con i permessi di soggiorno”. Linee guida, principi, democrazia, trasparenza, uguaglianza, costruzione, dialogo, lavoro di squadra, apertura, parità, diritti umani, progetti, superamento dei campi, affermando autodeterminazione ed interetnicità.
Durante l’incontro la rappresentanza Rom ha protocollato la documentazione al Governo italiano. Nei vari interventi, tutti di altissimo profilo umano ed intellettuale, è stato sottolineato il fallimento e la speculazione costruita sopra le spalle dell’intera società civile Rom in Italia: decine di milioni di euro, denaro pubblico speso per alimentare l’apartheid e l’isolamento, per costruire campi lontani dalle città, isolati, luoghi di segregazione che producono soltanto devianza e criminalità. Vogliamo sconfiggere le logiche del razzismo e le logiche della corruzione. Vogliamo sconfiggere la criminalità e le politiche di esclusione. La Società Civile Rom si libera ed afferma con indipendenza e determinazione la propria voce: progetti lavorativi gestiti direttamente, progettualità condivisi con Governo, Prefetture, Amministrazioni Regionali e Locali.
Il Sottosegretario di Stato Franca Biondelli, la sua segreteria politica ed amministrativa hanno accolto molto positivamente le istanze presentate garantendo l’interessamento di Matteo Renzi e Graziano del Rio: nei prossimi giorni progetti di lavoro ideati e pensati dalla Società Civile Rom di Roma ed Italia verranno depositati al Ministero del Lavoro. Nella sola Roma, ogni anno, 32 i milioni di euro vengono recuperati dai cassonetti con il lavoro di 5000 cittadini: una raccolta differenziata autogestita dalle stesse famiglie Rom che dovrebbe essere base di profonda riflessione per gli amministratori. Su scala nazionale, l’Airmet stima che su 20 milioni di tonnellate di materiali ferrosi recuperati in un anno, quasi un terzo, sei milioni, derivano dalla raccolta in forma ambulante, ovvero sono raccolti dalla Società Civile Rom. La progettazione di politiche di lavoro proposte prevede la creazione di 30.000 posti di lavoro in tutta Italia: occasioni di impiego non solo per i cittadini di etnia Rom ma per tutti i lavoratori indipendentemente dalle origini etniche. Uno Job Act Rom in grado di contribuire alla ricostruzione economica e finanziaria dell’intera Italia. I fondi strutturali europei, messi a disposizione dalla Commissione Europea per l’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti nel periodo 2014 – 2020 sono a Bruxelles e con essi il rispetto di regole,democrazia, accordi strutturali e della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea.
CONSIGLIO NAZIONALE ROM – CAMMINIAMO INSIEME