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Sardegna: CNA scrive a Pigliaru e Paci per Fondi Europei

 

cna 1Fondi Europei, la Cna Sarda scrive a Pigliaru e Paci: opportunità da non sprecare – occorrono scelte coraggiose per superare l’architettura strategica dell’intero “processo programmatorio” 2014-2020 che rischia di conservare in misura rilevante i tanti vizi che in passato ne hanno decretato il fallimento – dobbiamo ancora spendere entro il 2015, 800 milioni del ciclo 2007-2013


Piras e Porcu: servono regole nuove e più stringenti, occorre concentrare le risorse su pochi e ben definiti progetti – è ancora possibile utilizzare con costrutto in tempi definiti e con esiti positivi le risorse dei fondi Europei lanciando un grande piano per il lavoro che produca occupazione di qualità , qualifichi il sistema dell’offerta e rilanci con effetti non effimeri la ripresa economica

 

 

CNA propone che 1/3 dei fondi Europei venga utilizzato per lanciare un New Deal sardo che apra un nuovo ciclo ecosostenibile, all’insegna del riuso, della riqualificazione ed efficientamento energetico del patrimonio esistente, della rigenerazione urbana, del risanamento idrogeologico, ripristino, bonifica ambientale e messa in sicurezza del territorio


In una lettera aperta indirizzata al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore alla Programmazione economica Raffaele Paci la Cna sarda esprime preoccupazione in ordine all’architettura strategica che governa l’intero processo programmatorio dei fondi strutturali 2014-2020.

 

«Approviamo lo sforzo del governo regionale – dichiarano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della CNA – di procedere, attraverso un percorso condiviso con il partenariato economico sociale ed istituzionale alla rivisitazione e all’adeguamento della programmazione unitaria al programma di governo della coalizione».

 

Un’occasione da non perdere secondo i vertici della CNA, per superare pur nei tempi ristretti e contingentati di cui si dispone – un’architettura strategica della programmazione unitaria 2014-2020 il cui quadro di riferimento definito dalla delibera della Giunta Regionale del 27 Maggio scorso, rischia di conservare in misura rilevante i tanti vizi che in passato ne hanno decretato il sostanziale fallimento.

 

Ancora troppi gli obiettivi tematici e assai poco incisiva la concentrazione delle risorse.

 

Secondo i vertici dell’associazione artigiana si possono ancora effettuare significative correzioni e modificare in profondità le scelte su cui poggia il processo di spesa, che «pare destinato a produrre una complessa e macchinosa polverizzazione delle risorse in decine di rivoli, con norme sostanzialmente invariate rispetto al passato il cui unico effetto è quello di mobilitare tutta la burocrazia di cui disponiamo, ma non certo quello di impegnare in tempi congrui le risorse finanziarie con effetti e ricadute significative».

 

«Se non si adottano regole nuove o più stringenti che consentano di concentrare le risorse su pochissime iniziative attraverso progetti ben definiti, che devono essere vagliati in base alla loro rilevanza economica, è a rischio fallimento anche il prossimo ciclo 2014-2020», dichiarano Piras e Porcu. «Ci sono tutte le condizioni per utilizzare con costrutto in tempi definiti e con esiti positivi le risorse comunitarie lanciando un grande piano per il lavoro che produca occupazione di qualità, qualifichi il sistema dell’offerta e rilanci con effetti non effimeri la ripresa economica.»

 

«Si abbia dunque la volontà e la determinazione di compiere scelte coraggiose, indicando ambiti e priorità su cui promuovere pochi e selettivi interventi», concludono i vertici della Cna, che propongono al presidente Pigliaru e all’assessore Paci che 1/3 dei fondi europei a disposizione sia utilizzato per lanciare un new deal sardo che apra un nuovo ciclo edilizio ecosostenibile, all’insegna del riuso, della riqualificazione, dell’efficientamento energetico, del risanamento idrogeologico, del ripristino e della bonifica ambientale, della manutenzione e della messa in sicurezza del territorio.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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