Scicli, arrestati 5 netturbini per mafia 6 indagati
Cinque netturbini erano ai vertici di “una pericolosa cosca della mafia siciliana”. Con questa accusa cinque operatori ecologici, ritenuti capi e luogotenenti del clan, sono stati arrestati da carabinieri del comando provinciale di Ragusa.
Dipendenti della ditta incaricata della raccolta di rifiuti urbani per il Comune di Scicli, secondo l’accusa ne “avevano di fatto preso il controllo”.
Tra i destinatari del provvedimento restrittivo ci sono, infatti, anche Franco Mormina, 45 anni, secondo l’accusa, al vertice del gruppo, suo figlio Ignazio, di 26 anni, e suo fratello Gianni, di 46. Arrestato anche Ugo Lutri, di 54 anni, mentre l’ordine di custodia cautelare è stato notificato in carcere a Giacono Fidone, di 45 anni.
Altre sei persone rimangono indagate in stato di libertà.
Per infiltrarsi nelle attivià d’impresa, mettevano in atto ogni tipo di violenza e pesanti ntimidazioni: telefonate con minacce di morte, recapito di proiettili, contenitori di benzina collocati davanti le aziende che subivano anche furti e danneggiamenti di veicoli sui quali venivano lasciati topi morti.