Dalle indagini è emerso che l’organizzazione forniva a ragazze dell’est Europa ed extracomunitarie documenti falsi per entrare in Italia, offrendo loro un alloggio e un impiego in un night club in cambio di 80 euro al mese, e costringendole poi ad offrire ai clienti prestazioni sessuali da consumarsi fuori dal locale.
All’interno dell’associazione criminale ognuno aveva mansioni e compiti diversi: alcuni si impegnavano a spedire e consegnare passaporti con timbri d’entrata e d’uscita dal territorio Schengen, contraffacendoli e ricavandone illeciti guadagni al fine di garantire una presenza costante sul territorio italiano simulando il ritorno in patria delle ragazze.
Numerosi gli uomini di Polizia impegnati nell’operazione.