Oristano: non passa in Provincia la mozione PD per revoca assessore Pia
Consiglio Provinciale
non passa la mozione del PD per la revoca della delega all’assessore Pia
Un dibattito di natura politica ha caratterizzato l’ultima seduta del Consiglio Provinciale, tenutasi lo scorso venerdì 6 giugno. In discussione la richiesta, espressa con mozione dal gruppo PD con primo firmatario il consigliere Roberto Scema, di revoca della delega ai Lavori Pubblici all’assessore Gianni Pia. Ciò a seguito della nota vicenda che ha interessato la strada consortile di Gonnostramatza, con la contrapposizione in merito alla titolarità di emettere l’ordinanza di chiusura al traffico tra la Provincia e i Comuni di Gonnostramatza e Collinas.
Discussione già avviata, ma non conclusa, nella precedente seduta, nella quale sia i proponenti la mozione che l’assessore Pia avevano ampiamente esposto, ciascuno per la propria posizione, gli aspetti puramente tecnici.
La novità, in questo senso, è la recente nota del Ministero alle Infrastrutture che conferma la possibilità ai due prefetti (di Oristano per Gonnostramatza e di Cagliari per Collinas) ad autorizzare l’intervento sostitutivo e surrogatorio per la chiusura della strada, previsto ai sensi dell’art. 54 del D.lgs. 267/2000, per i casi di pericolo.
“Una ulteriore conferma che la linea sinora assunta dal mio assessorato era assolutamente corretta e ora l’iter dovrebbe concludersi a breve”, ha detto in aula l’assessore Pia nel suo intervento, sottolineando ancora il fatto che già in precedenza il Comune di Gonnostramatza firmò una ordinanza di chiusura per la stessa strada consortile e che in ogni caso non è mai stata in discussione la titolarità della strada.
“Dichiarare che io non ho voluto dialogare con i Sindaci è una falsità – ha concluso Pia – perché il dialogo con loro è iniziato ben un anno prima dell’inizio dei lavori addirittura con una intesa assunta tra i soggetti interessati in Prefettura, disattesa dai Comuni nel momento in cui l’impresa ha presentato richiesta di chiusura della strada per eseguire i lavori”.
Ultima replica al proponente della mozione, Roberto Scema, che contesta a Pia il riferimento al sindaco di Gonnostramatza, nominato nell’intervento dell’assessore, spostando così la discussione su un ambito politico e non tecnico, come invece dovrebbe essere. “Chiediamo la revoca della delega ai lavori pubblici all’assessore Pia e non altre – ha precisato Scema – non siamo soddisfatti di come è stata gestito una vicenda con contrapposizioni che si potevano tranquillamente evitare di aprire”.
Dubbi, non chiariti dal regolamento, sulle modalità di votazione, hanno reso necessaria una sospensione della seduta, da parte del presidente del Consiglio Mauro Solinas, per una conferenza dei capigruppo.
E’ alla ripresa della seduta, nelle dichiarazioni di voto, che il tema ha assunto un aspetto politico più ampio, con i malumori della maggioranza, peraltro palesati anche in precedenti circostanze, evidenziati dai capigruppo Alfredo Mameli del PSd’Az e Salvatore Crobu dell’UDC
“Non condivido il modo di far politica dei miei colleghi consiglieri di maggioranza – ha dichiarato Crobu, che ha abbandonato l’aula – una maggioranza che viene a mancare nel momento delicato di difesa dell’operato dell’assessore, che ha bene operato pur con grandissime difficoltà, dando il meglio di se stesso”.
Sulla stessa linea l’intervento di Mameli, che ha inasprito gli aspetti critici per “un Consiglio che non merita di rappresentare la Provincia di Oristano. E la colpa non è solo della maggioranza – ha dichiarato Mameli –perché ci si dimentica della vera essenza delle questioni per cadere invece in polemiche sterili, come quello del voto palese o segreto”.
Intervenendo nel dibattito, il consigliere Peppino Marras ha comunicato di rassegnare le dimissioni dal gruppo di appartenenza, quello dei Riformatori al quale aveva aderito tecnicamente di recente e che aveva sollevato alcune critiche.
“Condivido il progetto del centro sinistra e di essere forza di opposizione – ha precisato Marras, e nello specifico della mozione dei sfiducia in discussione ha osservato che non vi è stato un coinvolgimento politico, la considera di basso profilo e di non partecipare alla votazione. Marras ha infine comunicato di aver consegnato una mozione di carattere diverso, nella quale rileva che non esistono le condizioni politiche per amministrare il territorio.
L’intervento del presidente della Giunta Massimiliano de Seneen ha inteso riassumere l’insieme degli elementi politici al centro della discussione, riconoscendo la validità istituzionale del confronto in aula. Entrando sul merito di alcune considerazioni sulle politiche di sostegno del territorio e del metodo amministrativo interno all’Ente, il presidente ha dichiarato che “la nostra Provincia è quella che presenta il conti più in ordine di tutte le altre e in ogni caso, a seguito di alcune considerazioni svolte nel dibattito dovrò assumere delle decisioni conseguenti, chiaramente in prima istanza, con la problematica che dovrà investire il tavolo politico da convocare necessariamente per vedere sino a che punto chi ritiene di non dover sostenere la maggioranza, appartenga ancora a quel quadro, perchè non è più comprensibile e accettabile il fatto di ripetute assenze dall’aula più o meno mirate”
Per quanto riguarda la mozione del PD, “non potrà che avere il mio voto contrario – ha dichiarato il presidente – tenuto conto che l’assessore Pia ha goduto e gode tuttora della mia stima”.
Prima del voto, il capogruppo del PD Battista Ghisu, nel confermare la stima personale nei confronti del presidente de Seneen, ne ha comunque chiesto le dimissioni, mentre Bepi Costella dell’UDC ha ribadito la stima verso l’assessore ai lavori pubblici, di cui condivide l’operato.
Voto a scrutinio palese, a favore della mozione cinque voti del gruppo proponente (Scema, Federico, Ghisu, Buttu, Cinellu del PD) , contrari nove (i presidenti de Seneen e Solinas, i consiglieri Oppo e Loi del PDL, Trincas e Mameli del PSd’Az, Basciu e Casu dei Riformatori, Costella dell’UDC. Astenuto il consigliere Sebastian Madau dei Progres.