Grande attesa, con non poca ansia, per la prova di italiano dell’esame di maturità che, mercoledì 18 giugno, attende 490.000 candidati.
Gli studenti potranno scegliere tra analisi di un testo letterario, produzione di un saggio breve o di un articolo di giornale (questi due nei diversi ambiti di riferimento e dunque storico-politico, socio-economico, artistico-letterario, tecnico-scientifico), il tema di argomento storico o di attualità.
Mentre è partita la macchina dell’operazione “plico telematico”, che sostituisce ormai il vecchio plico in buste sigillate che i carabinieri recapitavano alle diverse scuole, cresce il toto tema e magari anche l’ultimo “stile” di copiatura.
E in rete impazzano le tracce. Se il Miur Social ha twittato ieri che le prove saranno “in linea con i programmi” scongiurando quindi sorprese poco gradite, come “il Magris” dello scorso anno, si torna a scommettere sugli autori di sempre. Sembra che i favoriti, sempre secondo il Web, siano Pasolini, Pirandello e D’Annunzio, mentre scendono le quotazioni di Garcia Marquez e salgono quelle di Alberto Moravia. Altri invece puntano sui temi sociali quali l’emergenza sbarchi, la figura dei due Papi, o la già nota Prima Guerra Mondiale.
E se si parlasse della crisi dell’Europeismo?