Italia

Roma: Udicon. Necessario tavolo tecnico emergenze Atac

logo_udiconScene apocalittiche sulla Capitale che sembrano tratte da alcuni film fantascientifici, un panorama visto e rivisto in occasione dei nubifragi che soprattutto nella stagione estiva acquistano un’intensità tale da mettere in ginocchio Roma.

Possibile che nell’arco di 36 ore non si sia riusciti ancora a ripristinare completamente la viabilità metro? – tuona il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con, Denis Nesci a seguito della bufera che si è scatenata domenica, che anche ieri e oggi ha fatto sentire i suoi effetti con la chiusura del tratto della linea A tra Cinecittà e Anagnina – è ormai prevedibile conoscere la forza che assumeranno le perturbazioni temporalesche, pertanto dovrebbero essere predisposti alcune ore prima interventi preventivi al fine di  ridimensionarne la portata”.


Ancora una volta l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Roma ha mostrato la propria incapacità davanti ad un evento che ormai non può neanche più rientrare nelle condizioni di emergenza; una situazione che si è ripercossa inevitabilmente su cittadini e turisti rimasti completamente paralizzati.

“L’Atac dovrebbe prendere seriamente in considerazione la possibilità di munirsi di imbarcazioni – afferma ironico il Presidente Nesci – così magari alla prossima occasione, invece di offrire il servizio bus sostitutivo potrà rendere più agevole la viabilità servendosi dei torrenti che collegano una fermata all’altra”.

L’Unione per la difesa dei consumatori chiede pertanto all’Atac di indire nei prossimi giorni un tavolo tecnico al fine di capire le misure adottate non solo nella giornata di ieri, ma anche quelle in programma per il futuro.

Hamlet

"Amo ricercare, leggere, studiare ogni profilo dell'umanità, ogni avvenimento, perciò mi interesso di notizie e soprattutto come renderle ad un pubblico facilmente raggiungibile come quello della net. Mi piace interagire con gli altri e dare la possibilità ad ognuno di esprimere le proprie potenzialità e fare perchè no, nuove esperienze." Eleonora C.

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