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La magia del Solstizio d’Estate: San Giovanni tra fuochi e erbe

downloadGiorni magici questi di giugno, è Solstizio d’Estate. Il sole in questo periodo e per l’esattezza sino al 24 giugno sembra fermarsi all’alba e al tramonto. Massimo apice si ha la notte di S. Giovanni, il 24 giugno.

In questi giorni è festa, festa antica ricca di riti magici ed esoterici derivanti dall’antica tradizione contadina e popolare, sole, acqua, fiori  e fuoco si riempiono di un antico mistero.

In tutta l’Italia e in tanta parte d’Europa è tempo di Fuochi di San Giovanni, fuochi e falò propiziatori, l’usanza nasce dalla tradizione contadina quando per effettuare un rito propiziatorio e purificatorio i contadini accendevano dei fuochi in prossimità di colline e dossi per rendere onore ed omaggio al sole.  Ieri come oggi nei falò si gettano dentro cose vecchie, o marce, perchè il fumo che ne scaturiva tenesse lontani spiriti maligni e… streghe . Oggi i falò hanno un valore simbolico differente, certo non proteggono più dalle malattie e pestilenze ma si fanno lo stesso.


Il solstizio d’Estete coincide con San Giovanni: in tutta Italia ci si prepara ai falò, piazze e incroci, specie nei centri turistici e nei paesi sono pronti ad accogliere l’estate con piccoli o grandi falò. La tradizione viene rispettata anche in Spagna  dove si usa raccogliere erbe aromatiche da bruciare negli incroci per scongiurare le tempeste e i fulmini. Persino in Germania riti simili, una grossa ruota di infuocata viene fatta rotolare fino a valle, dove passa il fiume: se la ruota arriva accesa nell’acqua il segno è favorevole; in caso contrario è cattivo auspicio. Chi salta il fuoco è sicuro di non dover soffrire il mal di reni per tutto l’anno. Gettando erbe particolari (come la verbena) nel fuoco del falò si allontana la malasorte. La mattina del 24 Giugno le persone girano tre volte intorno alla cenere lasciata dal falò e se la passano sui capelli o sul corpo, per scacciare i mali.


In questi giorni magici anche le erbe sono migliori ed infatti è proprio adesso che si raccoglie l’erba di san Giovanni, ovvero Iperico  ma è un ottimo momento anche per l’artemisia chiamata anche assenzio volgare e dedicata a Diana-Artemide; la verbena protettiva anch’essa e il ribes rosso che proteggeva dai malefici.Vischio, Sambuco, l’Aglio, Cipolla, Lavanda, Mentuccia, Biancospino, Corbezzolo, Ruta e Rosmarino.

Se poi ci si vuole cimentare in un esperimento ecco come fare  “l’acqua di San Giovanni”: foglie e fiori di lavanda, iperico, mentuccia, ruta e rosmarino e si mettevano in un bacile colmo d’acqua che si lasciava per tutta la nottata fuori casa, utile, raccontavano i nostri nonni per aumentare la bellezza femminile.

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