Palermo: operazione Apocalisse, duro colpo alle famiglie. I particolari
Palermo, una svolta storica alla lotta alla mafia. Gli investigatori hanno scoperto che a capo del mandamento di Tommaso Natale e Resuttana, ci sarebbe stato : Girolamo Biondino, fratello di Salvatore, l’autista di Totò Riina.
Biondino è stato da poco scarcerato e dunque a quanto emerso dalle recenti indagini sarebbe tornato alla guida della Famiglia. Biondino faceva il pensionato. Girava in autobus e non si faceva vedere in giro con altri uomini d’onore. Secondo gli investigatori era lui a tenere le fila e imporre il pizzo a tappeto nel mandamento.
Le indagini hanno consentito anche di azzerare il mandamento un tempo guidato dai boss Sandro e Salvatore Lo Piccolo e successivamente diretto da Giuseppe Liga, detto l’architetto. Nel corso delle indagini sarebbe emerso un ridimensionamento ulteriore dei Lo Piccolo a vantaggio della cosca di Porta Nuova. Giuseppe Fricano, anche lui finito in manette, ritenuto dagli investigatori da sempre vicino alla famiglia Madonia, si sarebbe infatti avvicinato al clan di Porta Nuova. Questa circostanza, secondo gli investigatori, testimonierebbe la volontà di riunire le forze da parte della mafia, per cercare di serrare le file dopo i gravi colpi inferti dalla forze dell’ordine e imporre una nuova leadership in tutta la città.
Le accuse contestate, a vario titolo, sono associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, traffico di sostanze stupefacenti, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro proveniente da delitto, illecita concorrenza con violenza o minaccia, detenzione illegale di armi e munizioni e reati di natura elettorale. Nell’ambito della stessa operazione gli investigatori stanno eseguendo otto provvedimenti di sequestro preventivo di imprese, intestate a prestanome, ma riconducibili ad elementi di spicco di Cosa Nostra. (TGCOM)