Salute

La sclerosi multipla è principalmente una malattia neurodegenerativa

bhrut-consultant-chaudhuri-130-0712di Abhijit Chaudhuri (neurologo, Queen’s Hospital, Londra, Regno Unito)

Le cause precise e la patogenesi della sclerosi multipla (SM) sono ancora sconosciute. L’idea che la SM sia una malattia infiammatoria è in gran parte basata su un modello artificiale di demielinizzazione indotta sperimentalmente dopo sensibilizzazione alla proteina basica della mielina (encefalite autoimmune sperimentale o EAE). La somiglianza superficiale tra SM e EAE ha sostenuto le ricerche passate e presento e gli sviluppi terapeutici nella SM da oltre 60 anni, ma non ha ancora espresso una cura. Il ruolo primario dell’infiammazione in questa malattia umana è presunto, piuttosto che provato. È probabile che le alterazioni infiammatorie molto modeste presenti nelle placche della SM rappresentino l’effetto secondario delle lesioni alla mielina e dal degrado innescato da un processo di stress metabolico ancora sconosciuto. Le disabilità nella SM sono la diretta conseguenza della neurodegenerazione che si verifica sempre in ogni fenotipo clinico della malattia (SM recidivante-remittente, primariamente e secondariamente progressiva). Infatti, le alterazioni degenerative sia della materia grigia che bianca sono ben riconosciuti anche in fase molto precoce della malattia clinica.

La perdita assonale è una caratteristica precoce nella SM e nelle malattie croniche, vi è una significativa perdita di volume cerebrale che si verifica indipendentemente dalla gravità del processo infiammatorio e l’atrofia del midollo spinale correla meglio con il deterioramento nel cammino. Inoltre, il deterioramento cognitivo è riportato in più di due terzi dei pazienti con SM e nessun trattamento antinfiammatorio si è mai dimostrato in grado di invertire la progressiva disabilità da degenerazione dei neuroni, assoni e sinapsi nel sistema nervoso centrale che caratterizzano la malattia.

Diverse caratteristiche istopatologiche chiave nella SM non possono essere spiegate con l’ipotesi della patogenesi infiammatoria diretta alla mielina. La perdita delle fibre nervose retiniche, i primi cambiamenti nella materia grigia e nella neurodegenerazione del talamo, il coinvolgimento della sostanza bianca di aspetto normale, la necrosi assonale cronica e le modifiche neuronali ipossiche si verificano spesso in aree lontane dalle alterazioni infiammatorie e dei linfociti infiltrati. Inoltre, l’apoptosi degli oligodendrociti e l’attivazione della microglia sono state riportate nella SM acuta in assenza di linfociti e attivazione dei macrofagi. Non ci sono prove certe che le alterazioni infiammatorie siano dirette verso bersagli specifici e non c’è un antigene bersaglio o anticorpo patogenico nella SM. Le alterazioni infiammatorie sono riconosciuti nelle lesioni della malattia di Alzheimer e un’associazione con l’HLA (antigene umano leucocitario) è stata stabilita per la malattia di Parkinson; comunque sia la malattia di Alzheimer che la malattia di Parkinson sono prototipi di malattie degenerative del sistema nervoso centrale umano. In tutta probabilità, la patogenesi e la progressione della malattia nella SM sono metabolicamente influenzate e sono controllate dallo stress ossidativo negli individui geneticamente e ambientalmente sensibili.

La terapia anti-infiammatoria può avere un beneficio terapeutico marginale nelle malattie neurodegenerative limitando il processo del danno ossidativo e l’esperienza dell’immunoterapia nella sclerosi multipla non dimostra la sua causalità.

Fonte: http://comtecmed.com/cony/2011/Uploads/assets/chaudhuri_msdebate2con.pdf

Tag

Alessandro Rasman

Alessandro Rasman, 49 anni, triestino. Laureato in Scienze Politiche, indirizzo politico-economico presso l'Università di Trieste; è malato di sclerosi multipla, patologia gravemente invalidante, dal 2002. Per Mediterranews cura una speciale rubrica sulla sclerosi multipla.

Related Articles

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close
Privacy Policy Cookie Policy