Salute

Stato dell’epidemia di Ebola in Africa occidentale

ospedaleCome abbiamo già segnalato, un’epidemia del Virus Ebola (EVD) con inizio nel dicembre 2013, è ancora in evoluzione in Guinea, Liberia e Sierra Leone. I primi casi sono stati segnalati dalla prefettura di Guéckédou, una regione boschiva della Guinea sud-orientale, vicino al confine con la Liberia e Sierra Leone. Dopo un rallentamento nel mese di aprile, nuovi casi e morti attribuite all’EVD sono stati ancora comunicati. Si tratta del più significativo aumento dei casi poiché l’ECDC, l’Ente Europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie, nel precedente aggiornamento del 2 luglio aveva indicato casi solo in Sierra Leone, Liberia e Guinea.


Dall’8  al 12 luglio 2014, 85 nuovi casi tra cui 68 decessi sono stati segnalati. A partire dal 12 luglio, il numero cumulativo di casi e decessi era 964 e 603 rispettivamente, rendendo questo il più grande mai documentato scoppio della EVD, senza precedenti del numero di casi e diffusione geografica.

Nella tabella seguente viene visualizzato il conteggio dei casi partire dal 12 luglio. I dati si basano sulle migliori informazioni disponibili segnalate dai ministeri della salute, attraverso il mondo salute organizzazione ufficio regionale per l’Africa.

Paese   Nuovi casi e decessi segnalati tra 8 -12 luglio 2014  Morti e casi confermati          Totale

tra cui confermato, casi sospetti e probabili

Guinea

            Casi     6          297      406

            Morti   3          198      304

Liberia

            Casi     30        70        172

            Morti   13        48        105

Sierra Leone

            Casi     49        339      386

            Morti   52        151      194

Totale

            Casi     85        706      964

            Morti   68        397      603

Il numero totale di casi è soggetto a modifiche a causa di riclassificazioni, indagine retrospettiva, consolidamento di casi e dati di laboratorio e rafforzata la sorveglianza

Mentre i focolai di EVD non sono nuovi in Africa, questo è il primo focolaio documentato nell’Africa occidentale. Vari modelli di trasmissione complicano il controllo dello scoppio dell’EVD attuale: l’area interessata è vasta e in alcuni luoghi di difficile accesso; Ci sono punti più caldi della trasmissione; differenze nellecredenze, pratiche culturali e tradizioni tra le popolazioni colpite; e notevole movimento di persone tra zone rurali e urbane e oltre i confini nazionali. La trasmissione avviene in zone rurali, nelle aree peri-urbane, in particolare nelle capitali in Guinea (Conakry), Liberia (Monrovia) e Sierra Leone (Freetown) e nei quartieri a fianco dei confini del paese in Guinea, Sierra Leone e Liberia.

Il 16 luglio 2014, è stato stabilto un centro di coordinamento sub-regionale scoppio a Conakry, in Guinea, per meglio soddisfare le esigenze per controllare l’epidemia, a seguito della riunione ministeriale di emergenza ad Accra in Ghana, dello scorso 2-3 luglio. Il Centro agirà come una piattaforma di controllo e coordinamento, consolidando e armonizzando il supporto tecnico per i paesi africani ad ovest, compresa l’assistenza nella mobilizzazione delle risorse.

Le organizzazioni internazionali stanno supportando strettamente il Ministero della salute, della Guinea, il Ministero della salute & benessere sociale della Liberia ed il Ministero della salute e servizi igienico-sanitari della Sierra Leone nella loro di prevenzione, tracciatura di contratto, assistenza sanitaria e relative attività di controllo dell’EVD.

Nonostante gli sforzi per limitare la diffusione, un notevole numero di nuovi casi hanno continuato a essere segnalati da tutti i tre paesi colpiti rispetto al precedente aggiornamento epidemiologico dell’ECDC del 2 luglio 2014, dimostrando che l’epidemia non è ancora stata portata sotto controllo. Mentre la velocità di trasmissione rimane stabile in Guinea, sembra aver accelerato in Liberia e Sierra Leone.

Il rischio di infezione per i viaggiatori in visita, Guinea, Liberia e Sierra Leone è considerato molto basso. Le Infezioni umane derivano maggiormente dal contatto diretto con i fluidi corporei o le secrezioni da un essere umano infetto, e i più alti rischi di infezione sono associati con la cura dei pazienti infetti, specialmente in ambito ospedaliero, non sicure procedure mediche, compresa l’esposizione ai dispositivi medici contaminati, come aghi e siringhe e non protetta esposizione ai fluidi corporei contaminati.

L’ente raccomanda di non applicare per Guinea, Liberia, Sierra Leone, sulla base delle informazioni attuali disponibili per questo evento o eventuali restrizioni di viaggio o commercio.

L’ECDC evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ha comunicato di continuare a monitorare attentamente la situazione dello scoppio di epidemia di Ebola nella regione dell’Africa occidentale. Le conclusioni della valutazione fornita nella valutazione rapida del rischio ECDC (RRA) sul 9 giugno 2014 rimangono valide.

Lecce, 18 luglio 2014                                                                                                                                                                                            

Giovanni D’AGATA

 

 

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