Editoriali

Torna il tradizionale trebbo poetico grazie a Sorrentino che recitera’ Leopardi ad Albissola

-1224106817F4FC92FAlbissola Marina- Sta per ritornare in Riviera, a distanza di quasi 50 anni e grazie all’impegno ed all’interessamento di Simona Poggi ed Alessandro Sorrentino, il trebbo poetico. Il 23 agosto verrà infatti proposto al pubblico un trebbo poetico su Giacomo Leopardi interpretato dal noto attore Alessandro Sorrentino. “ Si tratta- dice il noto scrittore Armando D’Amaro- di una occasione imperdibile per gli appassionati di poesia e di teatro per ammirare una “ performance” davvero unica in una serata che riporta ad Albissola la tradiziona del Trebbo”. Ad organizzare l’evento, in programma il 23 agosto ( alle ore 21 nella splendida piazzetta di Pozzo Garitta) sono i comuni di Albissola Marina e Superiore con l’ ideazione e collaborazione dell’ Associzione Arte DOC. L’estate albisolese porterà dunque in scena anche la poesia con il Trebbo poetico, manifestazione letteraria ideata alla fine degli anni Cinquanta da Toni Comello e Walter Della Monica che approdò anche ad Albissola ed ebbe una larga diffusione all’estero. “Il Comune di Albissola Marina – dicono gli organizzatori- con la fattiva collaborazione dell’Associazione Culturale Arte DOC, visto il consenso di pubblico e di critica ha ritenuto di organizzare la quinta edizione dell’evento che quest’anno sarà interamente dedicato a Giacomo Leopardi”.

La serata, che sarà condotta da Simona Poggi, avrà come protagonisti la professoressa Simonetta Tortarolo, docente al Liceo Classico che illustrerà il percorso poetico di Leopardi attraverso l’analisi delle sue opere più conosciute, mentre il noto attore Alessandro Sorrentino, vincitore nel 2003 del “ Lauro Dantesco” premio assegnato dal Centro Relazioni Culturali di Ravenna, all’interno della rassegna internazionale “La Divina Commedia nel mondo”, darà voce alle liriche leopardiane. “Nel 1956, a Cervia- dice Simona Poggi- Toni Comello e Walter Della Monica iniziarono i Trebbi poetici, organizzati in una piazza o in una grande sala: letture espressive miranti a rinnovare il gusto del pubblico per la poesia italiana antica e moderna. Grazie a quella straordinaria invenzione e mantenendone inalterata la formula originale ancora oggi la poesia viene portata a diretto contatto con il pubblico. Il Trebbo di Albisola si inserisce in questo contesto: un evento culturale di grande valore che sottolinea anche la grande popolarità di Giacomo Leopardi”. Il Trebbo poetico ebbe successo fino agli anni Sessanta poi decadde come forma di spettacolo e comunicazione. “Le sue origini- conclude D’Amaro- sono legate al mondo contadino padano ed appenninico. Durante la stagione autunnale e invernale, caratterizzata da serate lunghe e fredde, era consuetudine per le famiglie contadine trovarsi a casa dell’uno o dell’altro per trascorrere la serata insieme. Ci si riuniva nella stalla, l’unico ambiente sufficientemente ampio e moderatamente riscaldato. Ciascun membro della famiglia era dedito alla propria attività: le donne filavano, gli uomini giocavano a carte, o parlavano tra loro per organizzare il lavoro dell’indomani. I i bambini giocavano, oppure ascoltavano le storie dei nonni. Dopo che i bambini erano andati a letto cominciava la seconda parte della serata. Uomini e donne si radunavano allo stesso tavolo ed iniziavano a raccontare fatti e pettegolezzi. Alcune volte il capofamiglia invitava un cantastorie, vero protagonista del trebbo ed i presenti rimanevano tutti all’ascolto delle storie da lui raccontate. L’idea di presentare la lettura di testi poetici a contatto col pubblico, anticipatrice delle moderne letture pubbliche, il famoso reading, fu dovuta a due giovani appassionati di poesia: Antonio “Toni” Comello e Walter Della Monica. I due si ispirarono alla romagnola del trebbo e contribuìrono a diffondere la cultura poetica a livello nazionale”.
Le serate erano un excursus attraverso la poesia di tutti i tempi: autori come Dante, Petrarca, Foscolo, Manzoni, Carducci, Pascoli, e ancora Saba, Cardarelli, Ungaretti, Montale, Quasimodo, Gatto, Caproni, Sereni, Pasolini ed altri poeti italiani grazie al Trebbo vennero restituiti alla gente in tutta la loro freschezza. Con questa iniziativa Comello e Della Monica ricevettero il plauso del pubblico più disparato, in Italia e all’estero. Ad essi dobbiamo inoltre il successivo dilagare del fenomeno delle pubbliche performance, proposte da attori noti quali Carmelo bene, Vittorio Gassman e Roberto Benigni. Il programma del Trebbo poetico prevedeva un discorso iniziale, in cui Della Monica o Comello spiegavano il significato delle poesie in programma. Seguiva una prima parte, dedicata alla lettura di poesie del passato (da Dante a Giovanni Pascoli), e una seconda parte, dedicata alla lettura di testi di poeti contemporanei.

ADALBERTO GUZZINATI

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