A dieci anni dalla sua ri-partenza il Coisp è tornato a riunirsi a Paola, dove tutto ebbe un nuovo inizio. Maccari: “Abbiamo affrontato e superato tutto e tutti grazie alla nostra Indipendenza, e siamo più forti”
“Ciò che non ti uccide ti rende più forte… è proprio il caso di dirlo quando si parla del Coisp e dei suoi membri che hanno saputo affrontare e superare tutto e tutti, e ne sono usciti ogni volta più forti. E’ stata una crescita inarrestabile nei dieci anni trascorsi da quando abbiamo scelto una ri-partenza per questo Sindacato che ha saputo e potuto, e soprattutto voluto, combattere battaglie durissime proprio perchè sapeva di poter contare sulla propria Indipendenza. E oggi ci siamo ritrovati dove dieci anni fa arrivò la svolta che ci ha permesso di imprimere questo segno distintivo alla nostra azione sindacale che ora come allora è ancora interamente ed esclusivamente improntata all’assoluta Indipendenza, alla libertà di poter sempre e comunque dirigerci verso l’unico orizzonte possibile per un Sindacato di Polizia: l’interesse delle Donne e degli Uomini che vestono la divisa della Polizia di Stato”.
Queste le parole di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, a conclusione dell’importante appuntamento che oggi ha visto riuniti i Quadri Sindacali di tutte le Segreterie Provinciali della Calabria (con anche la graditissima presenza di Segretari della Sicilia, della Lombardia e del Piemonte) nel raduno che si è svolto a Paola (Cs), presso il Villaggio Residence Bahia, a dieci anni di distanza dallo “storico” incontro che dieci anni fa segnò la svolta nella vita del Sindacato.
Per l’occasione accanto al Segretario Generale ci sono stati non solo tanti compagni di viaggio con i quali si condivide quotidianamente l’attività dell’Organizzazione, ma anche numerosi amici che nel corso del tempo hanno conosciuto ed apprezzato il Sindacato, potendone sperimentare con mano la serietà, l’equilibrio, la correttezza e la profonda coerenza, “non poi così tanto di moda nel nostro stesso universo Sindacale” ha sottolineato Maccari ricordando una ad una le tappe di “un cammino lungo, difficile, pieno di asperità e di sacrifici, e di trappole e di attacchi venuti dalle direzioni più disparate – ha aggiunto -. Da quel lontano 2004 ad oggi, ci siamo trovati di fronte a problemi e situazioni inimmaginabili, abbiamo dovuto ‘combattere’ non tanto e non solo in una dialettica faticosissima e non di rado snervante con l’Amministrazione e con altre realtà Istituzionali, ma anche e soprattutto contro odiose manovre apparentemente ‘esterne’ al nostro ambito concretizzatesi spesso in veri e propri cicloni mediatici che avrebbero voluto spazzarci via, e persino contro intollerabili atteggiamenti tutti ‘interni’ alla nostra realtà sindacale messi in atto da vili e inutili ‘competitor’ incapaci di misurarsi secondo le regole del gioco ma sempre pronti a sacrificare l’onore, la credibilità e la coerenza per qualche appoggio politico-istituzionale in più”.
“Ma, assai spiacenti per chi ha tentato di metterci il bavaglio o di sminuire la nostra voce e la nostra azione, siamo ancora qui – ha proseguito Maccari -. Ci siamo più che mai, ci facciamo sentire sempre di più e portiamo a termine azioni sempre più incisive e concrete. Siano ancora più rispettati, siamo ancora più vigili, siamo ancora più autorevoli, siamo ancora più credibili. Siamo destinati ad una crescita continua e costante perché siamo i soli che hanno saputo dimostrare di essere e di saper restare sempre Indipendenti. Ben al di là dell’interesse per il numero di tessere da mettere in saccoccia in un determinato anno, magari grazie all’appoggio di abili burattinai dietro le quinte – ha continuato il Segretario Generale del Coisp -, ciò che conta per noi, oggi come allora, è saper restare irremovibili quando in ballo ci sono i diritti e gli interessi dei colleghi, i principi che ne regolano la vita lavorativa, il modo di fare e di pensare che finisce per incidere sull’esistenza di tutti loro e non solo su quella del Poliziotto di volta in volta coinvolto in una specifica vicenda”.
“Ciascuno di noi in questi dieci anni ci ha messo la faccia – ha concluso Maccari -, ci ha messo il cuore e l’anima, ci ha messo la propria salute e la propria vita, ci ha messo tutto ciò che ha potuto, e non solo non potrà mai venir meno all’obbligo di tener fede a questo modo di essere, ma si adopererà perché lo stesso valga per tutti quelli che saranno il Coisp negli anni a venire”.
Con gentile richiesta di pubblicazione e diffusione
