Editoriali

Albenga Da domani due nuove mostre a Palazzo Oddo

-786394438279A0BF8Albenga- Vi segnaliamo due interessanti proposte artistiche nel centro storico ingauno: una dedicata all’arte internazionale, l’altra a quella della cartapesta.

Da domani ( inaugurazione alle ore 18 e 30 al terzo piano di palazzo Oddo) sarà visitabile “Rubik’s Cube”, tributo a uno dei più celebri rompicapi della storia. Si tratta di una mostra di livello internazionale che rappresenta un incontro tra Norvegia ed Italia. L’ evento, curato da Pierluigi Luise in collaborazione con la critica d’arte Francesca Bogliolo, vedrà presenti le opere degli artisti Marian Heyerdahl, Ole Lislerud e Katerina Bilabini.

“ L’esposizione- dice il giornalista e critico d’arte Adalberto Guzzinati- promossa da Pierluigi Luise e dalla Fondazione Gian Maria Oddi, porta avanti il progetto della galleria GroundZero, di cui è fondatore e responsabile lo stesso Luise, desiderosa di creare opportunità di collaborazione e confronto tra artisti italiani e internazionali”. Marian Heyerdahl, figlia del noto antropologo ed esploratore norvegese Thor Heyerdahl, vive tra Italia, Norvegia e Cina. Ha studiato ad Oslo e Pechino; ha esposto in tutto il mondo installazioni che narrano storie di paesaggi e suggestioni emotive. La ricerca di Ole Lislerud, professore dell’Accademia Nazionale di Arte e Design di Oslo, originario dell’Africa, propone una visione della ceramica che traghetta l’osservatore dall’antico al moderno, sperimentandone flessibilità e adattabilità. Katerina Bilabini, pittrice moderna dall’acuta sensibilità, rivela attraverso i contrasti tra bianco e nero la propria passione per la fotografia, scoprendo se stessa attraverso un sottile lavoro concettuale in cui la rappresentazione fisica svolge solo il ruolo di tramite. L’esposizione resterà aperta fino a lunedì 18 agosto, visitabile dal pubblico tutti i giorni dalle ore 10 e 30 alle ore 12 e 30 e dalle ore 16 e 30 alle ore 19 e 30. Al piano terreno di Palazzo Oddo sarà possibile ammirare invece la mostra “ Città meteore” del versatile artista genovese Marco Laganà. “Capace di creare con la cartapesta atmosfere fiabesche e surreali- dice Armando D’Amaro, scrittore e critico d’arte- da anni realizza creazioni davvero toccanti ed evocative. Presepi, allestimenti e rappresentazioni di paesaggi sognanti e realistici sono i temi che l’hanno fatto conoscere al grande pubblico. Scultore, scenografo teatrale ed incisore ha al suo attivo importanti collettive e personali. E’ stato allievo dei maestri Finetti e Cordiviola ed ha frequentato l’ Accademia Ligustica di belle Arti di Genova. Per chi ancora non conoscesse Laganà la mostra di palazzo Oddo è dunque una occasione irripetibile per ammirare le sue creazioni”.
“ Le Città-Meteore- conclude Gaia De Marzo nella presentazione della mostra- ispirate alla famosa località del nord della Grecia, sono piccoli mondi che seducono lo spettatore. Luci ed ombre, archetti e boschi sospesi, parlano della bellezza del mistero ed al tempo stesso restituiscono una meravigliosa sensazione di pace ed armonia. Infine, inaspettatamente  si illuminano, stravolgendo la visione univoca dell’oggetto per coinvolgere l’ambiente circostante, e la suggestione si espande,con giochi di luci ed ombre, annullando la dimensione temporale. La magia e l’incanto sono naturali doti di Laganà, autore di ambientazioni e personaggi che, non è esagerato affermare, si relazionano con immediatezza alla parte migliore – la più pura – di ciascuno di noi.

CLAUDIO ALMANZI

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