Diabete: insulina per inalazione. Sanofi lancia inalatore per l’insulina
Il gruppo farmaceutico francese Sanofi ha scommesso investendo fino a 925 milioni dollari su un nuovo metodo di somministrazione dell’ insulina. Da subito disponibile in commercio
La francese Sanofi ha scommesso investendo fino a 925 milioni di dollari su un nuovo metodo di somministrazione dell’ insulina: insulina per inalazione, dovrebbe essere sola da subito in commercio. Sanofi ha concesso in licenza il prodotto, chiamato Afrezza, alla società biotech americana MannKind Corporation. Le due società hanno rilasciato a tal proposito una dichiarazione congiunta. L’accordo riguarda la polvere con un piccolo inalatore denominato Afrezza. Il gruppo francese sarà responsabile degli aspetti dello sviluppo, di regolamentazione e di commercializzazione del prodotto, mentre in MannKind produrrà il farmaco nel suo stabilimento di Danbury (Connecticut).
Afrezza ha ricevuto nel mese di giugno il via libera da parte della FDA, l’agenzia americana della salute, e il lancio del prodotto negli Stati Uniti è prevista per il primo trimestre 2015 Sanofi pagherà a MannKind un anticipo di 150 milioni di dollari, e poi i restanti pagamenti ad intervalli vincolati allo sviluppo e alle vendite fino a 775 milioni dollari, pari a un massimo di 925 milioni dollari (circa € 690.000.000). I ricavi saranno condivisi tra Sanofi e MannKind al 65% e 35%.Sanofi ha inoltre convenuto di anticipare a MannKind 175 milioni di euro per la sua quota di spese. Il gruppo francese ha comunicato che il nuovo prodotto completa la sua gamma di soluzioni per il diabete, che comprende farmaci e dispositivi per la gestione e il monitoraggio del glucosio nel sangue.Già la rivale statunitense Pfizer nel mese di ottobre 2007 aveva ritirato la commercializzazione di insulina per inalazione chiamata Exubera, in quanto aveva causato un aumento dei casi di cancro al polmone tra ex pazienti fumatori. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, finalmente una somministrazione dell’insulina non invasiva che potrebbe liberare i diabetici dalla tortura delle frequenti punture di ago. In questo modo, i pazienti diabetici potranno dire addio alle continue iniezioni di insulina.
Lecce, 12 agosto 2014
Giovanni D’AGATA